Scoprire i dolci sardi tipici
sardegna dolci

Ti piacciono i dolci sardi? Impariamo a conoscere i più famosi dolci tipici sardi per ogni occasione!

 

Il paesaggio sardo è alternato da spiagge sabbiose e rocciose, pianure e vaste zone montuose. La molteplicità di questi paesaggi rende la Sardegna una delle regioni più interessanti d’Italia e la tradizione dei dolci tradizionali sardi non è meno varia.

Grazie alle influenze arabe e spagnole che si sono fuse perfettamente con la cultura tradizionale agropastorale locale, ad oggi i dolci sardi sono famosi in tutto il mondo.

A fine pasto lasciate stare posate, cucchiaini o forchettine da dolce perché la particolarità dei dolci tipici sardi è di non essere dolci al cucchiaio o da portata, bensì da vassoio.

Storicamente i dolci tipici della Sardegna addolciscono il pasto di tutti i giorni o sono strettamente legate alle ricorrenze e alle festività come Natale, Carnevale, matrimoni e feste popolari, che colorano l’isola.

I prodotti locali più importanti sono stati trasformati in gustosissimi dolci tipici sardi.

 

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I dolci sardi di mandorle

La Sardegna vanta un’importante tradizione della coltivazione del mandorlo che è possibile trovare sia innestato che selvatico, poiché questa pianta ha trovato in questi luoghi l’habitat ideale per crescere.

 

Amaretti Sardi

Proprio questa doppia produzione di mandorle, amare e dolci, ha portato alla loro trasformazione in un dolce tipico della Sardegna: gli amaretti sardi.

L’amaretto viene appunto fatto con mandorle, dolci e amare, e zucchero. Questo dolcetto sardo è croccante all’esterno e morbido all’interno, caratterizzato dalle piccole crepe che si formano nella cottura. Questi dolcetti sardi possono essere aromatizzati oppure completati con una mandorla o con dello zucchero.

 

dolce tipico della sardegna

 

Pastissus

Principe indiscusso dei dolci sardi alle mandorle è anche il pastissus, chiamato anche pastina reale alle mandorle.

Questo dolce tipico sardo è composto da una sottilissima sfoglia che avvolge un cuore morbido a base di mandorle e ricoperto da una glassa di zucchero aromatizzata all’acqua di fiori d’arancio.

Le donne esperte preparavano questi dolci sardi con meravigliose decorazioni di glassa e ghiaccia reale per cerimonie e festività religiose quali Natale, Pasqua, battesimi e matrimoni. Da quest’ultimo il soprannome “pastine della sposa”.

 

dolci sardi

 

Sospiri sardi

Ricordiamo anche i sospiri sardi: bon bon alle mandorle aromatizzati al limone e ricoperti di glassa fondente. Una variante di questo tipico dolce sardo sono i Gueffus dalla forma tonda e senza glassa.

 

I dolci tipici sardi con la ricotta

La ricotta ha rappresentato per un lungo periodo un alimento povero, derivante dalla cottura dei residui della preparazione del formaggio, base dell’alimentazione autoctona. La ricotta, da alimento povero, oggi arricchisce molti dolci sardi.

 

Seadas

Impossibile non citare in Sardegna dolci famosi come le Seadas (originariamente seada) o sebadas.

È difficile non pensare ad una contaminazione spagnola, dato il nome di questi dolci di Sardegna, ma la storia è controversa.

Infatti, alcune fonti sarebbero d’accordo nell’attribuire al dominio spagnolo della Sardegna, che durò fino al XVIII secolo, l’origine di questo dolce tipico sardo.

Il nome quindi sarebbe descrittivo delle due metà di pasta che avvolgono il ripieno di formaggio, ma per altri il nome di questo dolce tipico sardo deriva invece dall’abitudine di usare grasso animale nell’impasto (in sardo: su seu).

La seada è un fagottino di pasta violada (impasto di semola di grano duro e strutto), ripieno di ricotta e successivamente fritto. Il tutto ricoperto di miele di corbezzolo o di castagno. Per il ripieno può essere utilizzata ricotta di pecora, pecorino fresco o formaggio di mucca, a seconda dell’acidità e della consistenza del ripieno che si vuole ottenere.

 

dolci sardi tipici
Flickr – TuttoFotoDigital

 

Questo dolce tipico della Sardegna, maestro di contrasti tra la croccantezza e la morbidezza, tra il dolce del miele, l’acido della ricotta, in origine era salato!

Infatti, la seada era un cibo povero, nutriente che veniva servito come piatto unico o come secondo.
Le donne sarde lo preparavano in occasioni speciali, come Natale o Pasqua, quando i loro mariti tornavano dal lungo periodo di transumanza. Anche la dimensione era diversa da quella odierna: un tempo erano addirittura grandi quanto il piatto stesso su qui venivano servite!

Oggi questi famosi dolci sardi sono diminuiti in dimensioni e assomigliano a dei grandi ravioli dolci, ma sono sempre semplici da preparare e vi consiglio di provarli.

 

Pardulas

Altri dolci tipici della Sardegna legati al periodo pasquale sono le Pardulas, chiamate anche casadins o formaggelle: caratteristici cestini ripieni di ricotta aromatizzata allo zafferano e al limone guarnite con confettini o zucchero.

 

dolci tipici della sardegna
Flickr – Giorgio Altieri

 

I biscotti sardi

Savoiardi

Rinomati in tutto il mondo per il loro utilizzo nel tiramisù, i Savoiardi sono dolci della Sardegna.
Chiamati anche pistocchus, sono leggermente diversi dai savoiardi classici nella grandezza e nella consistenza. Rimangono comunque dei biscotti fragranti e leggeri.

 

Papassini

Tipici della festa di Ognissanti e del Giorno dei Morti sono i Papassini o Pabassinos.
Questi dolci sardi sono biscotti di frolla con uva sultanina (pabassa) e frutta secca ricoperti di glassa e decorazioni.

 

dolci tipici sardi

 

I dolci sardi tipici fritti

La tradizione dolciaria legata al Carnevale è ricca di dolci sardi fritti destinati al consumo in tavola o in strada durante i festeggiamenti locali.

In molte ricette la pasta violada viene fritta e guarnita in diversi modi: le meraviglias, dolci tipici della Sardegna simili alle chiacchiere, le orillettas, che si distinguono per la forma e per l’immersione nel miele bollente che gli darà un aspetto lucido e un sapore molto dolce e aromatizzato.

I culurgiones de mendula sono invece dolci della Sardegna ripieni di pasta di mandorle e gli acciuleddi sono biscotti fritti a forma di treccine anch’essi ricoperti di miele.

Più conosciute e diffuse le zeppole sarde o zippulas, un classico impasto fritto di pasta lievitata aromatizzato da scorza di arancia, zafferano e anice e ricoperto da zucchero semolato. Questi tipici dolci sardi possono assomigliare a ciambelle irregolari o a lunghe spirali. Ne esistono anche versioni salate con formaggi, verdure o cipolle!

Più simili alle ciambelle che tutti noi conosciamo troviamo i frati fritti o parafrittus.

 

I dolci sardi con la saba

Prima di tutto, cos’è la saba?

La saba, o sapa è il mosto del vino cotto, un liquido denso e concentrato che oltre essere la base per la produzione dell’aceto balsamico, è utilizzato in molti dolci tradizionali della cultura nostrana.

 

dolce tipico sardo

 

Alcuni tipici dolci sardi richiedono l’utilizzo di questo ingrediente nella ricetta, ma è indispensabile nella preparazione della torta di sapa e nei pani e sapa, dolci per le occasioni speciali.

 

Altri dolci tradizionali sardi

Il torrone sardo, conosciuto in tutto il mondo per la sua consistenza morbida e il colore ambrato, conclude in bellezza un pasto festivo.

 

i dolci sardi
Flickr – Oscar Carvajal

 

Simbolo del periodo natalizio, questo dolcetto sardo spesso viene accompagnato da un buon liquore al mirto.

In realtà è usuale abbinare liquori e distillati ai dolci sardi tipici. Il tradizionale liquore alla genziana o al mirto, l’acquavite di Sardegna o i più particolari liquori al cardo, allo zafferano e al fico d’India. Ogni dolce tipico sardo ha il suo abbinamento! Famosa la Vernaccia di Oristano spesso servita con frittelle o papassini.

Come hai visto la varietà di dolci tipici sardi è straordinaria, e frutto della storia e delle contaminazioni del passato. Immergiti nel mondo della pasticceria sarda con le esperienze di Italia Delight!

 

L’autore

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Nur Migahed
Laureata in Scienze e Culture Enogastronomiche presso l'Università Roma Tre. È appassionata di cucina, di vino e di viaggi. Ha conseguito il primo livello per Sommelier Fisar e prosegue gli studi per scoprire il mondo dell’enogastronomia e poterlo comunicare tramite la scrittura.

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