I magnifici borghi della Sabina: esplora la terra dell’olio!
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Vuoi scoprire gli angoli più nascosti e conoscere al meglio questa terra? In questa guida, trovi un itinerario completo su cosa vedere in Sabina.

 

La regione della Sabina si trova nell’Italia Centrale ed è posta geograficamente tra Umbria, Lazio ed Abruzzo; si estende sulla riva sinistra del basso corso del fiume Tevere, in provincia di Rieti. Il territorio in prevalenza collinare è ricco di ulivi secolari, frutteti e vigneti. La Sabina è famosa per la presenza di alcuni tra i migliori borghi storici della Regione Lazio. Questo territorio è anche ricco di musei, abbazie e monasteri, castelli, torri, monumenti, itinerari religiosi o adatti agli sportivi, facilmente raggiungibili in auto.

A livello turistico non è ancora molto sviluppata e, per questo motivo, chi verrà a trascorre del tempo in questo territorio lo troverà ancora intatto, luogo ideale per una gita fuori porta nei dintorni di Roma o per un weekend rilassante all’insegna del contatto con la natura, arte e cultura.

Nel periodo estivo, la Sabina offre un vasto calendario di eventi, concerti, festival, sagre, degustazioni, mostre e spettacoli. Tuttavia, di cose da vedere in Sabina ce ne sono molteplici, in ogni periodo dell’anno. Tante sono anche le curiosità da esplorare nei suoi borghi, che offrono refrigerio dal caldo cittadino in estate. In autunno e in primavera, invece, le passeggiate e le visite ai frantoi, per assaggiare l’olio nuovo, sono favorite da un clima più mite.

 

 

 

Il suo nome deriva dai Sabini, una popolazione che si stanziò in questa area geografica intorno al X-IX secolo a.C., ma la Sabina è stata abitata fin dalla preistoria. Numerosi sono i riferimenti nella tradizione storica di questa terra come il famoso “Ratto delle Sabine”.

Tra le varie curiosità, segnalo che qui si trova uno dei più antichi e grandi ulivi d’Europa: l’Olivo di Canneto Sabino, a Fara Sabina, detto “l’Ulivone”, che vanta 3000 anni di vita. Infatti, in queste zone si produce il pregiato olio Sabina DOP. Ci sono anche molti percorsi naturalistici come la Riserva naturale di Nazzano Tevere Farfa e le Gole del Farfa, di cui parleremo più avanti.

Se stai organizzando una gita fuori porta o un viaggio nel Lazio, seguimi in questo itinerario in cui ti darò tutti i consigli su cosa vedere in Sabina.

 

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Alla scoperta dei borghi della Sabina

Con questa guida, scopriremo insieme tutti fantastici borghi della Sabina e paesini, che vale assolutamente la pena visitare. Partiamo da Casperia, un piccolo comune in provincia di Rieti: 👇

 

1. Casperia

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flickr, Pietro Torellini

 

Casperia un piccolo paese che si trova tra la riva sinistra del Tevere ed i Monti Sabini. Noto fin dall’antichità con il nome di Aspra Sabina, nominato dal poeta latino Virgilio nell’Eneide, è considerato tra i borghi antichi più belli d’Italia ed è per questo motivo che gli è stata assegnata la Bandiera arancione dal Touring Club italiano. La particolare forma “a bulbo di cipolla” del suo centro storico incanta i visitatori. Le sue stradine si articolano in una serie di cerchi concentrici che si chiudono piano piano fino a restringersi; confluendo tutte nella stupenda Piazza di San Giovanni Battista.

 

2. Castelnuovo di Farfa

castelnuovo di farfa
flickr, willatravel

 

Sempre nella provincia di Rieti troviamo Castelnuovo di Farfa. È situato in una delle zone più belle ed incantevoli della Sabina, tra il fiume Farfa ed il torrente Riana. Qui puoi visitare il Museo dell’olio della Sabina all’interno del Cinquecentesco Palazzo Perelli per carpire i segreti di questo prodotto, veicolo di tradizioni e cultura italiana unico al mondo. Questa cittadina offre anche uno degli appuntamenti gastronomici più tipici di questo territorio: la Sagra delle Fregnacce con la Persa. Di solito si svolge nel mese di agosto, con concerti, balli di piazza e stand che attirano turisti da tutto il Lazio.

 

3. Mompeo

Sulle estremità meridionali dei Monti Sabini, a 500 metri di altezza, troviamo Mompeo un paesetto circondato da montagne coperte da boschi. Il territorio è inserito in una natura incontaminata all’interno della Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere Farfa, dove anse e canyon arricchiscono il paesaggio. Qui troviamo il Monumento Naturale delle “Gole del Farfa”. Un vero paradiso per chi vuole passeggiare tra sentieri suggestivi o vuole praticare sport acquatici come il canyoning o il river trekking.

 

4. Fara in Sabina

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flickr, Pietro Torellini

 

Fara in Sabina è un piccolo borgo di origine longobarda a 500 metri di altezza, che regala una splendida vista su Roma. Visitando questo paese si rimarrà stupefatti dell’incantevole visione di abbazie, rocce, torri contornate da secolari ulivi. Il suo centro storico è un piccolo gioiello ricco di storia. Camminando per i vicoli ti imbatterai nel Museo Civico Archeologico, situato nel Palazzo Baronale.

La seicentesca Chiesa intitolata a San Giacomo, l’Abbazia Benedettina di Farfa, il Monastero delle Clarisse eremite e i ruderi di San Martino, raggiungibile con un percorso di trekking avvolto della natura, sono itinerari religiosi ottimi per chi vuole scoprire cosa vedere in Sabina.

 

5. Magliano Sabina

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flickr, Aroldo

 

Luogo davvero suggestivo, nel quale è possibile osservare un paesaggio circostante dominato dai Monti Cimini, dai Monti Sabini e dalla Valle del Tevere. Un tour a Magliano Sabina permette di apprezzare un patrimonio artistico e storico ricco di testimonianze in cui spiccano chiese e palazzi nobiliari. Al centro del paesino si trova la Piazza Garibaldi, seguendo i suoi vicoli troverai il Palazzo Vannicelli, sede comunale, e la Torre Civica annessa al Palazzo Vescovile. Nella Piazza Duomo, invece, spicca la Chiesa di San Liberatore, nota come la Cattedrale dei Sabini. Non dimenticarti di visitare l’affascinante cripta protoromanica, risalente al XI secolo, nel santuario di Santa Maria delle Grazie. Per i più piccoli, il Museo Civico Archeologico, è il luogo ideale dove ammirare i reperti storici della civiltà sabina.

 

6. Montasola

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flickr, RICCARDO ALLEVI

 

Montasola è un piccolo borgo antico ricco di storia, arroccato sul Monte San Pietro, prima chiamato Monte Asola, da cui deriva il suo nome. Circondato da folti boschi di alloro, è sicuramente uno dei borghi della Sabina meglio conservati. A 600 metri di altitudine, è il luogo ideale per rifugiarsi dall’afa e dalla calura estiva di Roma. Il centro storico è interamente pedonale, le sue stradine salgono in maniera concentrica fino sopra la rocca. L’unica torre campanaria, con il suono delle sue campane, risveglia questa cittadina di solo 400 abitanti.

 

7. Poggio Mirteto

Poggio Mirteto propone ogni anno sagre, eventi folcloristici e tradizionali mercatini. Un appuntamento da non perdere è ovviamente la Sagra della Bruschetta, occasione perfetta per degustare il celebre olio prodotto in Sabina. Questo paese è conosciuto per il Carnevalone Liberato, evento tradizionale folcloristico, ogni prima domenica di quaresima, che rievoca i fatti accaduti nel 1861, quando la popolazione di Poggio Mirteto si liberò dal giogo dello Stato Pontifico con una rivoluzione cittadina. Interessanti sono anche la Fiera dell’Artigianato, la Sagra della Padellaccia e la Festa della Sagra Famiglia. Tra i monumenti storici è possibile ammirare la Cattedrale dell’Assunta, la Chiesa intitolata a San Rocco, la Torre dell’Orologio, il Convento di San Valentino e il Palazzo Episcopale. Nei dintorni di Poggio Mirteto, è possibile visitare due ville risalenti al periodo romano.

 

8. Roccantica

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flickr, Mauro Rotisciani

 

Tra i magnifici boschi e monti della Sabina, si trova Roccantica. Nel borgo sono presenti numerose chiese e il suo castello medioevale. Note sono le sue sagre, come quella della Polenta grigliata, nel periodo invernale, e quella del Frittello, a Marzo. Roccantica propone anche degli appuntamenti folcloristici, come il “Medioevo in festa”. Tra le opere architettoniche di carattere religioso, troviamo la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta in cielo e il Monastero delle Clarisse.

 

9. Torri in Sabina

cosa fare in sabina
flickr, ALFIO FISICARO

 

Considerato come uno dei borghi più belli del Lazio, Torri in Sabina è una meta perfetta per conoscere il territorio sabinese. Questo borgo di impronta medievale è uno scrigno di architetture militari, religiose e importanti siti archeologici. Meravigliosi sono anche i suoi scorci, le colline circostanti e il paesaggio. Gli edifici più importanti sono sicuramente la Chiesa di Santa Maria a Vescovio e due architetture militari: Rocchette e Rocchettine, insediamenti a carattere militare risalenti al XVI secolo. Con una visita a Torri in Sabina potrai ammirare uno dei più conosciuti siti archeologi di questo territorio, ovvero il Forum Novum risalente all’epoca augustea.

 

10. Palombara Sabina

A 372 metri di altezza sorge il borgo di Palombara Sabina, ai piedi del Monte Zappi. Le sue origini sono antichissime: il centro storico risale all’epoca dell’incastellamento, con la zona abitata arroccata attorno al Castello Savelli, che oggi ospita il Museo naturalistico. L’elemento caratterizzante del paese è il cosiddetto Muro del Soccorso, un camminamento fortificato che parte dalla Rocca. Nel verde circostante, a 3 km dal centro abitato, si trova l’Abbazia di San Giovanni in Argentella. All’interno della sua cripta, sgorga un’acqua ritenuta terapeutica e miracolosa.

 

11. Nerola

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flickr, Sergio Marcello

 

Nerola, un borgo antico a poca distanza da Rieti e Roma, offre al visitatore uno scenario fiabesco: vicoletti, scorci unici, scalinate e fontane, rendono questo posto imperdibile e ricco di storia. Infatti, a Nerola sono stati rinvenuti i resti di una villa romana, dimora dell’Imperatore Nerone. Per gli appassionati di sagre, Nerola offre varie festa: sagra degli gnocchi, del cinghiale, delle stracciose, degli arrosticini e della pizza fritta. La più nota è quella della polenta, con salsicce locali e spuntature. Non mancano i mercatini artigianali e banchetti con salumi e formaggi locali. Il Castello Orsini, oggi trasformato in un hotel, ristorante e location per matrimoni, è sicuramente l’attrattiva principale.

 

12. Vacone

Un paese avvolto da un paesaggio immobile, a 500 metri sul livello del mare con poco più di 250 abitanti. Qui regna il silenzio e la pace, accompagnate da una vista mozzafiato, infatti viene definita “terrazza della Sabina”. Da questa balconata si possono vedere la pianura laziale, i Monti Cimini, il Soratte e nelle giornate più limpide anche la città di Roma. Camminando tra le stradine giungerai alla Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, costruita nel XII secolo sulle rovine del tempio alla dea Vacuna. Il culto della dea sabina Vacuna, da cui deriva il nome del borgo, fu introdotto da Numa Pompilio. La divinità era considerata protettrice di chi si dedicava agli ozi della campagna al fine di rinvigorire le loro forze.

Tappe obbligatorie sono: il Castello di Vacone e il bosco Il Pago. Tra le feste del paese, la più significativa è la Festa d’Autunno, che si svolge a fine ottobre. Qui potrai riscoprire gli antichi sapori di questa terra assaggiando i piatti tipici come: salsicce, polenta, castagne, vino locale, fregnacce alla sabinese, il tutto contornato dal magico bosco Pago.

 

13. Poggio Catino

E’ uno dei meravigliosi borghi della Sabina, che vanta una vista mozzafiato immersa nel verde. Nasce come gemmazione del più antico e vicino centro di Catino, entrambi insediamenti dei Longobardi. Infatti, qui si possono ammirare i resti delle fortificazioni, del castello e della Torre eretti dal popolo longobardo. Nel suo centro storico puoi visitare la Chiesa di Santa Maria dei Nobili e la Chiesa dedicata a Sant’Agostino. Tra i reperti storici da vedere, non puoi perderti le antiche Terme di Silla, risalenti al periodo romano. Nelle vicinanze, merita una visita l’Eremo di San Michele, sul monte Tancia con la sua cima che svetta quasi i 1300 metri.

 

14. Rieti

Rieti, centro geografico d’Italia tra i Monti Sabini e quelli Reatini, fin dall’antichità è stata un luogo turisticamente importante. Per un fine settimana, o per una vacanza rigenerante, questa meta è davvero interessante. Si trova in un territorio particolarmente ricco di: castelli, fortezze, santuari francescani e oasi naturali protette. Tra i luoghi d’interesse spicca la Cattedrale basilica di Santa Maria Assunta, all’interno della quale troviamo numerose opere scultoree tra cui quelle realizzate da Gian Lorenzo Bernini, il Teatro Flavio Vespasiano, il Palazzo Vescovile e il Palazzo Vincentini.

 

15. Cittaducale

Ai piedi del Monte Terminillo, Cittaducale è un paesino colmo di storia ed arte. I protagonisti sono chiese, palazzi antichi, torri, mura e piazze. La principale, è Piazza del Popolo contornata da porticati. La storia di questa città è legata agli Angioini. Fu fondata nel 1308 da Carlo D’Angiò che la intitolò al figlio, il Duca Roberto D’Angiò, da qui il nome. Ancora oggi si ricordano gli Angioini con un mese intero di festeggiamenti denominato Agosto Angioino. Tra le attività troviamo il Palio dei Quartieri, la Sagra delle Sagne alla Molenara, la Sagra del Pecorino e quella della Porchetta Civitese e dei Fegatelli. Tra le attrazioni principali vi è la Scuola del Corpo Forestale, al cui interno è allestito lo storico Museo delle armi.

 

16. Greccio

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flickr, stefano simeoni

 

Insignito del titolo “borghi più belli d’Italia” nel 2016, Greccio è un luogo così unico che perfino San Francesco ne venne colpito. Qui, infatti, il Santo diede vita al primo presepe della storia. Oltre al Santuario eretto da San Francesco, puoi anche visitare il Castello ed il centro storico con le sue 3 torri. Le origini della città sono molto antiche, risalenti all’arrivo di una colonia dalla Grecia. Nel periodo medievale la cittadina venne fortificata ed oggi l’antico borgo è ancora intatto. Tra le mete religiose da visitare c’è la Chiesta di San Michele Arcangelo.

 

17. Collalto Sabino

cosa vedere in sabina
flickr, altotemi

 

Collocato sull’omonimo monte, anche questo borgo è uno dei più belli d’Italia. Esso conserva un’atmosfera antica che ti riporterà indietro nel tempo. Il Castello baronale è uno dei punti più caratteristici del paese. Al suo interno è presente un grande parco con una vista completa che da sul Terminillo. Il borgo è un labirinto di stradine che arrivano fino alla Piazza della Podesteria ed al Palazzo Latini. Poco fuori dal centro abitato si trova il Convento di Santa Maria, mentre le rovine dell’antico castello di Montagliano sono un altro punto d’interesse nei dintorni del paese.

 

Cosa fare in Sabina?

 

Il territorio della Sabina si adatta a tutti i gusti dei viaggiatori. Le cose da fare sono diverse:

  • Visitare altri paesi come: Toffia, Cantalupo in Sabina, Stimigliano, Selci, Torricella in Sabina e Montelibretti, Monteleone Sabino. Tutti piccoli paesini che vale la pena visitare, se ci si trova nei dintorni della Sabina.

 

  • Varie sono le attività sportive. Per gli amanti della bicicletta, qui a Fara in Sabina, si svolge ogni anno, il 25 Aprile, l’evento “Colli della Sabina”: una cicloturistica a mountain bike non competitiva. Molti sono i percorsi di trekking, canyoning nelle Gole del Farfa e rafting. Se ami passeggiare nel bosco, la caccia al tartufo e la ricerca dei funghi, sono il passatempo ideale se non sai cosa fare in Sabina.

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gole del farfa
flickr, Paola Carobbi

 

  • Molti gli itinerari culturali e religiosi come l’Abbazia di Farfa, l’Eremo di San Leonardo e le grotte di San Michele Arcangelo. Oppure itinerari naturalistici per passare la giornata all’insegna del relax, dedicandosi anche alla fotografia.

 

  • Molte le attività per bambini come la Rieti sotterranea, un particolare percorso immersivo, oppure Greccio per il suo presepe o il museo archeologico di Fara in Sabina. Se sei in cerca di un’esperienza suggestiva, ti suggerisco l’osservatorio astronomico Virginio Cesarini a Frasso Sabino.

 

  • Per gli amanti della musica si svolge l’evento “Fara Music Festival”, due mesi di jazz con cornice la splendida Abbazia di Farfa.

 

Enogastronomia locale

 

Tutta la Sabina è caratterizzata da una produzione locale di prodotti tipici del territorio, che rendono tutti i piatti prelibati.

  • L’olio extravergine Sabina DOP: antichissimo olio extra vergine di oliva ottenuto dalle varietà di olive, tra cui le più note sono Carboncella, Leccino, Raja e Rosciola. Quest’olio ha un odore e sapore fruttato, dolce ed aromatico. Ideale sia come condimento a crudo su bruschette, sia su carpacci di carne e di pesce o per verdure in pinzimonio. La produzione di olio nel territorio della Sabina ha una tradizione millenaria: risale, infatti, al VII-VI secolo a.C.

 

  • I maccheroni a fezze, preparati solo con acqua, uova e farina: ingredienti genuini e semplici, tipici della cultura contadina di questa zona. Prodotti che vengono lavorati dalle mani esperte delle massaie per dare vita ad un piatto unico. Questa ricetta si tramanda di madre in figlia da tantissimi anni: l’impasto viene lavorato a lungo, per poi formare un unico, lungo filo di pasta che sarà raccolto nella matassa (dal nome dialettale di “fezza”). Successivamente,il tutto viene cotto e condito con un pesto a base di olio extravergine, aglio e maggiorana o con un sugo di carni miste.

 

  • Il pollo alla Sabinese: saporito piatto della tradizione locale. Un pollo ruspante condito con olive nere, capperi, pomodorini, aglio e peperoncino. Un piatto ricco e gustoso grazie ai suoi ingredienti di qualità, tipici del territorio della Sabina.

 

  • La porchetta di Selci: piatto tipico di questo territorio sabino. Grazie alla presenza di numerosi boschi e di un terreno prevalentemente collinare, l’allevamento di maiali è molto diffuso a Cottanello e Roccantica. Questa porchetta rientra anche nei P.A.T., l’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali, realizzato dall’Arsial.

 

  • I Dorsetti alle Mandorle e ciambelline al vino: dolcetti tipici che devi assolutamente provare!

 

  • Fregnacce alla sabinese: primo piatto rustico e molto saporito. Questa pasta fresca fatta in casa la si trova in tutti i borghi della Sabina.

 

  • Vini Colli della Sabina DOC: questa denominazione descrive due tipologie di vino:

_ Colli della Sabina Bianco DOC, da uva Malvasia e Trebbiano toscano.
_ Colli della Sabina Rosso DOC, da uva Sangiovese e Montepulciano.

Dal punto di vista geologico, i terreni delle aree circostanti dei comuni della Sabina, sono composti prevalentemente da sabbie gialle e argillose. Grazie ad essi, si ottengono vini particolari e ricercati.

 

Ora che sai tutto sui borghi della Sabina, ti auguriamo un meraviglioso viaggio in questa terra! Ti ricordo che, con Italia Delight, puoi prenotare esperienze e viaggi enogastronomici su misura, ideati e realizzati da Esperti locali! 😍

 

Foto copertina: gabriella-clare-marino-unsplash

Foto in evidenza: gabriella-clare-marino-unsplash

 

L’autore

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Ilaria Corona
Ciao! Sono Ilaria, una ragazza allegra e briosa come dice il mio nome. Frequento il secondo anno di Scienze e Culture Enogastronomiche all’Università di Roma Tre. Mia nonna, nella cucina romana da sette generazioni, e mio nonno, chimico-enologo, mi hanno insegnato che devo essere sempre alla ricerca di nuove esperienze enogastronomiche così da connettermi con le tradizioni passate e le scoperte future. Esploriamo insieme nuove terre e sapori!

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