A Corinaldo cosa vedere? Itinerario nel borgo dei matti più bello d’Italia
corinaldo cosa vedere

Seguimi in questa guida per scoprire Corinaldo dove si trova e goderti al meglio la tua visita!

 

Situato in provincia di Ancona, questo borgo medievale dell’entroterra marchigiano è principalmente noto per la sua cinta muraria e le buffe storie che si trovano al suo interno.

Per cominciare, persino il nome è avvolto dal mistero: c’è chi pensa derivi da “Corri in alto”, frase utilizzata dai superstiti della città romana di Suasa prima di scappare; oppure da “Cor in alto”, un’ipotesi ancora più suggestiva.

Situato nell’entroterra di Senigallia, a 21 km dalla costa, è costruito interamente sul colle a sinistra del fiume Nevola. Infatti, proprio grazie alla sua posizione, potrai ammirare il bellissimo paesaggio collinare che lo circonda, ricco di campagne e affacciato sul mar Adriatico. Inoltre, potrai passeggiare tra le sue strette vie, tra i suoi palazzi, le sue chiese e percorrere le sue mura, intervallate da torri, bastioni e lunghe ben 912 metri.

 

mura di corinaldo
flickr, Aldo Cavini Benedetti

 

 

 

 

Corinaldo è conosciuto come “il paese dei matti” e i suoi abitanti sono i picchiatelli: questo loro soprannome significa proprio “tra lo svagato e lo stravagante” e fa riferimento al loro particolare ingegno nel risolvere i problemi. La città è, infatti, piena di storie, a cavallo tra la fantasia e la realtà e, una di queste, è anche collegata alla tradizione gastronomica della polenta: da qui il motivo del loro altro soprannome “i polentari”.

Inoltre, non dimentichiamo che proprio qui a Corinaldo è nata Maria Teresa Goretti, la piccola Santa canonizzata nel 1950; durante la prima cerimonia pubblica tenuta dalla Chiesa cattolica, alla quale partecipò sua madre e anche il suo assassino.

E se tutte queste curiosità ti hanno fatto venir voglia di partire, ricordati che questo borgo è stato nominato il più bello d’Italia nel 2007 e, successivamente, è stato anche premiato dal touring club italiano con la bandiera arancione, in riconoscimento della sua grande qualità turistico-ambientale.

Partendo dal centro storico, seguimi in questa guida per preparare al meglio la tua visita a Corinaldo e dintorni. Grazie a questo itinerario, facile e pratico, saprai come ottimizzare il tuo tempo e non ti perderai niente di quello che questo bellissimo borgo ha da offrire. Dalla storia alla cultura, dalla natura al relax, ti farò conoscere i segreti di Corinaldo e cosa vedere, senza dimenticarci della sua eccellente gastronomia.

Che tu abbia poco tempo o qualche giorno a disposizione, questo itinerario ne ha per tutti i gusti!

 

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Cosa vedere a Corinaldo
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Ti racconterò ora delle principali attrazioni che potrai ammirare nel centro storico di Corinaldo, partendo dall’ingresso principale del borgo: Porta Santa Maria del mercato. Ti consiglio di indossare calzature comode perché, nonostante la visita duri circa due ore, ci sarà da camminare. Si parte!

 

1. Cinta muraria e porte

corinaldo cosa vedere
flickr, Aldo Cavini Benedetti

 

Approfitta delle mura meglio conservate delle Marche per goderti un’ottima vista su Corinaldo e dintorni. Infatti, questa fortificazione medievale è ancora interamente camminabile e, lungo il suo perimetro, vi si trovano le 3 principali porte di accesso: Porta di Santa Maria del mercato, Porta Nova e Porta San Giovanni. La prima è un’imponente costruzione voluta dal pontefice Urbano V, con funzione di difesa, che, ancora oggi, contiene ciò che rimane del ponte levatoio e l’antico portone.

 

2. Torre e Torrioni: Torre dello Sperone, torre dello scorticatore e torrione delle vecchie carceri

Lungo questo camminamento potrai notare come le diverse torri di vedetta siano rimaste intatte fino ai giorni nostri. Procedendo verso destra da porta Santa Maria, il lato di Corinaldo che affaccia sul mare, troverai prima la torre dello scorticatore e, subito dopo, quella dello sperone; mentre, procedendo verso sinistra, incontrerai il torrione delle vecchie carceri.

 

3. Via Piaggia, scalinata La Piaggia e pozzo della polenta

corinaldo provincia di ancona
flickr, lorenzo mazzetti

 

Terminata la tua passeggiata lungo le mura, potrai addentrarti nel borgo e ti troverai subito in via Piaggia dove ha sede l’omonima scalinata: qui, proprio lungo i suoi gradini, si trova il pozzo della polenta. Questo monumento nasconde una delle prime storie per cui Corinaldo è chiamato “il paese dei matti”.

 

pozzo della polenta
flickr, Max Franzone

 

La leggenda vuole che un uomo, che stava trasportando un sacco di farina di mais lungo la scalinata, si fermò a riposare e, appoggiandosi sul bordo del pozzo, il carico cadde al suo interno. Ma lui non si diede per vinto e tentò di recuperare la preziosa farina calandosi all’interno del pozzo. Una volta giunto sul fondo scoprì che la farina, mischiata con l’acqua, si era trasformata in polenta, rendendo impossibile il recupero.

Le pettegole del paese, non vedendolo risalire, iniziarono a dire che si fosse fermato lì per mangiare tutta la polenta e qualcuna giurava anche di averlo visto buttare dentro al pozzo qualche pezzo di salsiccia. Sarà tutto vero o i picchiatelli hanno una fervida immaginazione?

 

4. Palazzo del Municipio

Giungendo in cima alla scalinata, troverai alla tua sinistra il palazzo comunale, dentro il quale si trova la sala del costume e delle tradizioni popolari. Al suo interno vengono esposti tutti i vestiti ducali indossati durante la rievocazione storica della Contesa del pozzo, di cui ti parlerò più avanti.

Qui si trova anche una riproduzione del leggendario cannone di fico, un’altra storia un po’ matta di cui voglio parlarti. A causa di una rivalità tra Corinaldo e Montenovo (oggi Ostra Vetere), i picchiatelli decisero di costruire un cannone speciale, scavato all’interno di un tronco di fico. Il giorno in cui decisero di attaccare, sette uomini reggevano il cannone e quando il generale diede l’ordine di sparare, questi morirono tutti a causa del grandissimo rumore. Vista la situazione il generale esclamò “Questo cannone è potentissimo! Se qui ne sono morti sette, chissà quanti ne sono morti a Montenovo”. Probabilmente nessuno, ma almeno ha avuto la battuta pronta.

 

5. Stretti vicoli, corridoi coperti, campanili e palazzi storici

corinaldo foto
flickr, William – landroni

 

Procedendo lungo via del Corso, potrai perderti tra stretti vicoli pittoreschi e corridoio coperti, chiamati Landroni. Questi non sono altro che porticati ricavati dagli edifici quattrocenteschi sovrastanti. Infatti, mentre passeggi per il centro, non dimenticarti di guardare in alto e ammirare gli innumerevoli campanili e palazzi storici di questo incantevole borgo medievale.

 

6. Ex convento degli Agostiniani

Sempre su via del Corso, all’interno dell’ex convento dei padri eremitani dell’ordine di Sant’Agostino, trova spazio la Civica raccolta d’Arte dedicata a Claudio Ridolfi. Grazie ai beni incorporati con la sospensione degli ordini religiosi, la raccolta è classificata oggi come museo di arte sacra, ma ospita anche la collezione della pittrice Nori de’ Nobili. Entrambe le mostre sono visitabili con lo stesso biglietto d’ingresso.

 

7. Teatro Goldoni

Giunti al termine di via del Corso, quasi alla fine del borgo, si trova il teatro ottocentesco intitolato a Carlo Goldoni, utilizzato ancora oggi per gli spettacoli. Ti sarà possibile visitarlo con un biglietto unico dedicato ai luoghi della cultura di Corinaldo.

 

8. Piazza San Pietro con il cedro dell’Himalaya

Sempre da uno dei vicoli che si diramano da via del Corso, potrai arrivare a Piazza San Pietro, un tempo sede dell’omonima chiesa. Oggi, però, del complesso è rimasto solo il campanile, mentre il resto della diocesi, ormai pericolante, è stato sostituito da un cedro di ben 43 metri, proveniente dall’Himalaya.

 

9. Piazza del Cassero con la chiesa dell’Addolorata e la chiesa di Santa Maria del Suffragio

Proseguendo per le vie del centro storico, arriverai alla piazza del Cassero che ospita ben due chiese, una di fianco all’altra. La prima, dalla facciata molto armoniosa, è la chiesa dell’Addolorata, eretta a ridosso delle mura ed ospitante un bellissimo organo settecentesco, donato all’annesso convento delle suore benedettine. La seconda, la chiesa di Santa Maria del Suffragio, ospita invece un’imponente cupola a cassettoni e pavimenti decorati da movimenti geometrici.

 

10. Collegiata di San Francesco

Proprio alle spalle della chiesa dell’Addolorata, fuori dalle mura cittadine, potrai ammirare la Collegiata di San Francesco. Definita da Città Palcoscenico come “in ottimo stato”, questa chiesa di fattura seicentesca è stata più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, arrivando però ai giorni nostri “asciutta e salubre”, senza eccessive fusioni tra le varie correnti artistiche. È oggi la sede della parrocchia.

 

11. Casa di Scuretto

casa di scuretto
flickr, Federico Moroni

 

Tornando sulla via del pozzo, esattamente al civico numero 5, troverai la storia più simpatica di tutto Corinaldo. Come potrai notare, qui si trova un edificio formato solo dalla facciata principale e, sicuramente, ti starai chiedendo che fine abbia fatto il resto della casa. In realtà, non è mai stato costruito.

La leggenda vuole che il proprietario dello strano edificio fosse stato in affitto per tutta la sua vita e che il figlio, andato in America, avesse iniziato a inviargli dei soldi per costruire, finalmente, una cosa di proprietà.

Il padre, però, preferì spendere quel denaro alla taverna e così, quando il figlio gli chiese come stesse venendo la casa, dovette trovare una soluzione. Costruì solo la facciata frontale, con tanto di numero civico sulla porta e, per scattare la foto, si arrampicò sulla finestra. La casa è chiamata “dello scuretto” perché, a detta del suo padrone, era finita, ma mancavano ancora gli scuri. Nonostante l’ingegno i soldi smisero di arrivare e la Casa di Scuretto rimase incompiuta.

 

12. I luoghi di Santa Maria Goretti: santuario e casa natale

Situato al centro del borgo, il santuario diocesano di Santa Maria Goretti è ospitato all’interno dell’ex chiesa medievale di San Nicolò, ammodernata e ampliata più volte nel corso dei secoli. Oggi, l’altare maggiore in marmo bianco di Carrara, ospita l’osso del braccio della Santa, con il quale tentò di difendersi dal suo aggressore; mentre, ai due lati, si trovano la tomba della madre, Assunta e quella del suo assassino, Alessandro Serenelli.

La casa natale, anch’essa visitabile, ma si trova, invece, a circa un chilometro e mezzo dal centro storico, nella contrada “Pregiagna”. L’edificio rurale conserva ancora la sua antica struttura a due livelli, dove: al piano inferiore, l’antica stalla è stata sostituita da una cappella dedicata alla santa; mentre, in quello superiore, è ancora presente la vecchia cucina e le due camere.

 

13. Chiesa di Santa Maria in Portuno

Continuando ad esplorare all’esterno delle mura cittadine, potrai trovare la chiesa di Santa Maria in Portuno, detta anche della Madonna del piano. Questo è l’edificio religioso più antico della diocesi di Senigallia: presenta infatti resti di epoca romana. Questo dettaglio ha suscitato l’interesse dell’Università di Bologna che, con varie campagne di scavo, ha riportato alla luce diversi reperti e reso accessibile l’antica cripta sotto l’altare della chiesa. Questo nuovo parco archeologico, aperto nel 2021, è oggi visitabile su prenotazione.

 

Visitare Corinaldo e dintorni
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corinaldo e dintorni
flickr,Claudio Pittarello

 

Come avrai capito, Corinaldo è ricca di storie da scoprire e il tempo della tua visita dipende solo da te: non limitarti solo al centro storico, se hai qualche giorno a disposizione, esplora anche i dintorni dello splendido entroterra marchigiano.

Infatti, in questa zona si trovano i castelli di Jesi, un insieme di comuni della Vallesina, accomunati dalla loro storia e dalle loro fortificazioni medievali. Tra questi ti segnalo i comuni Maiolati Spontini, Morro d’Alba e Serra de’ Conti.

Nelle Marche non mancano di certo le attrazioni naturalistiche: a solo un’ora di viaggio da Corinaldo, potrai visitare le famose grotte di Frasassi e il lago di Cingoli, con annesso borgo medievale. Questa zona interamente collinare è conosciuta come “il balcone delle Marche” proprio grazie al suo imperdibile panorama, che arriva fino all’adriatico.

Per gli amanti della letteratura, sarà anche possibile visitare la casa natale di uno dei più grandi poeti dell’ottocento: Recanati. È proprio qui dove Giacomo Leopardi compose le sue poesia più famose, come “L’infinito” e “Il sabato del villaggio”: visita anche tu questa cittadina collinare e lasciati trasportare anche tu dal suo fascino poetico.

Se deciderai di visitare Corinaldo durante la bella stagione, ricordati che nelle sue vicinanze si trovano anche alcune rinomate località di mare, come Senigallia, Ancona e Fano.

E infine, per i veri amanti dell’arte, ti consiglio di non perderti la zona meridionale del Montefeltro, dove si trova una delle più belle perle del Rinascimento italiano, protetta come patrimonio UNESCO: la città di Urbino.

 

Cosa fare a Corinaldo
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corinaldo dove si trova
flickr, TUBS99😉 !

 

Uno dei primi consigli che voglio darti è quello di non limitarti a visitare questo bellissimo borgo solo di giorno; ma, se ne hai la possibilità, fermati anche di sera e ammira, in particolare, la Porta di Santa Maria del Mercato, che con i suoi giochi di luce ti sembrerà ancora più imponente.

Sapevi poi che Corinaldo è inserita in ben cinque percorsi ciclopedonali? Quattro di questi sono ad anello e, comunque, sono tutti collegati tra loro. Grazie a questi itinerari potrai esplorare e vivere il territorio a piedi, in mountain bike e, per gli appassionati, anche a cavallo.

Inoltre, tra le tante cose che si possono fare in questo splendido borgo medievale, ti consiglio di prendertela con calma e goderti al meglio il suo centro storico: passeggia lungo le sue vie e abbandonati a un po’ di sano shopping nei suoi piccoli negozi. Qui potrai comprare alcuni dei prodotti tipici di questa terra, molti dei quali si prestano benissimo anche ad un assaggio durante un aperitivo.

 

Enogastronomia locale

Un must try di questo borgo è sicuramente il Verdicchio, un vino bianco delicato e dal gusto leggermente amarognolo, che viene prodotto in queste zone fin dall’ epoca romana. Le sue doti erano talmente celebrate che anche il re dei Visigoti, invasore dell’impero romano, volle portarlo con sé durante il sacco di Roma.

Tipica di questa terra è anche la varietà di olive Raggia, diffusa in tutta la provincia di Ancona ed utilizzata da secoli per produrre un olio dal gusto piccante e con lievi sentori di mandorla.
All’interno della cucina marchigiana, trovano particolare importanza anche i salumi, come il ciauscolo IGP e il prosciutto di Carpegna DOP, e i formaggi, come la casciotta di Urbino DOP.

Se anche tu sei un amante della cucina e vuoi conoscere tutti i valori che terra e tradizione possono trasmettere ai prodotti enogastronomici, allora ti consiglio di prendere parte a esperienza di degustazione, di vino ma anche di olio, o di darti un po’ da fare con un pratico corso di cucina marchigiana.

 

Eventi più importanti a Corinaldo
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E se ancora non ti basta, ecco alcuni degli eventi da non perdere assolutamente:

  • la Contesa del pozzo della polenta, una rievocazione storica dell’assedio di Corinaldo da parte dell’esercito del duca di Urbino. In questa celebrazione, la più antica delle Marche, si ricorda, oltre all’assedio, anche la leggenda della polenta nel pozzo e questa, ovviamente, non può mancare. Si tiene il terzo fine settimana di luglio.
  • Corinaldo jazz, festival organizzato a inizio agosto che trasforma il borgo nella piccola capitale della musica jazz.
  • La festa dei Folli, organizzata per il 25 aprile è sempre difficile prevedere quali saranno le attrazioni di questa particolare festa. Una cosa che sicuramente non mancherà mai è il verdicchio, che invade le strade assieme all’ottima cucina locale.

 

Come arrivare a Corinaldo
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corinaldo marche
flickr, Max Franzone

 

Per ultimo ma non meno importante, eccoti qualche indicazione su come arrivare a Corinaldo. La città si trova lungo la strada provinciale corinaldese, percorribile a partire dal casello autostradale di Senigallia e, una volta arrivato, potrai parcheggiare lungo le mura o nel parcheggio vicino alla porta principale della città.

Se preferisci muoverti in treno, la stazione più vicina è quella di Senigallia, collegata al borgo grazie alle linee di autobus BS3 e BS4. Invece, per chi arriva da lontano l’aeroporto più vicino è quello di Ancona (Falconara Marittima).

 

Io ho concluso la mia piccola guida per scoprire a Corinaldo cosa vedere, ma tu non fermarti qui! Organizza con Italia Delight il viaggio a tema enogastronomico che più fa per te. Cosa stai aspettando? Parti subito alla scoperta delle Marche! 😎

 

Foto copertina: claudio-cesaro, unsplash

 

L’autore

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Marco Campana
Ciao! Sono Marco, un pasticcere un po’ pasticcione; attualmente laureando in Scienze e Cultura della Gastronomia a Padova. Da 21 anni cerco di portare a casa da ogni mio viaggio un piatto, un dolce o anche solo una tecnica nuova; di connettermi il più possibile con il paese in cui mi trovo. Il mondo è pieno di prodotti tipici, ricette ed ingredienti sconosciuti: non sarebbe un peccato farseli sfuggire?

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