Scopri con Italia Delight tutti i segreti della cucina tipica palermitana
Nel cuore del Mediterraneo, Palermo è una delle città che meglio rappresentano il passato multietnico della Sicilia. Ricca di bellezze storico-artistiche, il capoluogo è sede di numerosi luoghi UNESCO, monumenti antichissimi tutelati come patrimonio dell’umanità. Tra questi compaiono le opere della Palermo arabo-normanna, come la Cattedrale della Santa Vergine Maria Assunta: un vero must per la tua visita.
Ma un altro motivo per cui Palermo è conosciuta in tutto il mondo è la sua ricchissima enogastronomia: il cannolo e l’arancina sono solo gli esempi più conosciuti di questo enorme patrimonio. Ma non finisce qui!
Devi sapere che la cucina tipica palermitana è frutto di tutte le influenze delle varie culture che hanno attraversato la città: ogni piatto tipico palermitano è l’espressione della storia e delle tradizioni di popoli diversi, incontrati in questo territorio e uniti per sempre dalla cucina. Tra piatti di terra e piatti di mare, il mangiare palermitano rappresenta il modo migliore per entrare in contatto con il vero spirito della città: ti permetterà di conoscere i suoi luoghi, sentire i suoi profumi e ascoltare i suoi suoni.
Visitando i mercati storici di Palermo, come il Vucciria, il Capo o Ballarò, potrai partecipare a tradizioni enogastronomiche antichissime assieme alle persone del luogo: ad esempio, potrai scoprire l’enorme cultura legata allo street-food palermitano. In città, friggitorie, rosticcerie e venditori ambulanti animano i mercati e rappresentano la vera essenza della cucina tipica palermitana. L’importanza che ricoprono è tale da essere rappresentati persino nel quadro “Vucciria” di Renato Guttuso, pittore della provincia palermitana.
Non rimanere affamato! Seguimi tra trattorie e aziende agricole alla scoperta di cosa mangiare a Palermo.
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Piatti tipici palermitani
Nonostante i ristoranti che cucinano questi piatti siano presenti in tutta Italia, il mio consiglio è quello di assaporare i piatti tipici palermitani direttamente in città, per vivere un’esperienza autentica ed indelebile, nel cuore e nella mente. Magari deciderai anche di partecipare ad un divertente corso di cucina, così da portare per sempre con te il meglio della tua vacanza palermitana.
E ora, per cominciare, un po’ di street food! 👇
1. Arancina
La regina della cucina tipica palermitana è, senza ombra di dubbio, l’arancina. Consacrata dal Commissario Montalbano, questa ricetta classica si è adattata perfettamente ai tempi moderni, passando da prodotto tipico a street food imperdibile. A base di riso, l’arancina viene solitamente riempita con ragù, mozzarella e prosciutto, impanata e, infine, viene fritta in abbondante olio caldo. Tuttavia, non mancano ripieni più fantasiosi, a base di altri sughi, verdure e persino dolci.
A Palermo le arancine sono rigorosamente rotonde – volendo ricordare in tutto e per tutto le tradizionali arance siciliane – e, soprattutto, femminili. Nella costa est della Sicilia – e, in particolare, a Catania – questa stessa ricetta cambia forma e genere: qui vengono chiamati arancini e presentano la classica forma a cono, simboleggiante l’Etna.
2. Pane, panelle e crocchè
Ecco un altro piatto tipico palermitano, servito principalmente come street food, che non puoi assolutamente farti scappare: pane, panelle e crocchè. Questa merenda, povera ma sfiziosa, si compone di due semplici elementi. Le prime sono le panelle, delle frittelle a base di farina di ceci; mentre le crocchè, chiamate anche cazzilli, non sono altro che delle crocchette di patate. Entrambi questi componenti, rigorosamente fritti, sono utilizzati per farcire la Mafalda, un tipo di pane dedicato all’omonima principessa di Savoia e ricoperto da semi di sesamo.
3. Rascatura
Sempre nelle friggitorie della città, non potete perdervi la rascatura: una ricetta che nasce dall’unione di tutto ciò che rimane degli impasti per le panelle e le crocchè. Questo piatto prende il nome dalla “raschiatura” delle teglie di questi negozi, intenzionati a friggere fino all’ultimo ingrediente. Prova questo prodotto tipico contro lo spreco alimentare!
4. Stigghiole
Preparate dallo stigghiularu, le stigghiole sono un altro degli street food di Palermo, riconoscibili da lontano dal fumo della loro brace. Queste sono, infatti, intestini di agnello -ma anche vitello e capretto– avvolti su dei cipollotti e cotti sulla griglia. In alternativa, si possono trovare anche su degli spiedini e fissati con erba cipollina. Proprio per la loro materia prima non sono comprese da tutti, ma il loro sapore, forte e caratteristico, merita sicuramente un assaggio.
5. Pani ca’ meusa
Altro panino tipico di Palermo è il pani ca’ meusa, ovvero il panino con la milza di vitello. Questa particolare carne viene prima bollita e poi fritta in abbondante strutto caldo, giusto prima di essere utilizzata per farcire la vastedda: un grande panino rotondo, cosparso con semi di sesamo. Del pani ca’ meusa non esiste una ricetta precisa: può essere preparato utilizzando anche il polmone di vitello, cucinato nello stesso modo della milza. Inoltre, può essere servito in due modi diversi: schiettu, con solo la carne fritta, o maritatu, arricchito con ricotta salata e caciocavallo.
6. Sfincione
Simbolo indiscusso della cultura legata allo street food di Palermo, lo sfincione è una deliziosa focaccia, dall’impasto simile a quello della pizza, dove non deve mai mancare la passata di pomodoro: il vero marchio palermitano della ricetta. Arricchito con gli ingredienti più disparati, lo sfincione è uno dei piatti tipici di Palermo assolutamente da non perdere.
7. Mussu quarume e frittola
Queste tre specialità palermitane si basano tutte sullo stesso principio: usare ogni parte dell’animale. Il mussu consiste nelle cartilagini del muso e delle zampe del maiale, bolliti e conditi; il quarume sono frattaglie di manzo o vitello, stufate con delle verdure, e la frittola si ottiene dalla frittura dei ciccioli – ottenuti dalla produzione di strutto -.
8. Pane cunzato
Il pane cunzato, conosciuto in Sicilia anche come pane della disgrazia, è probabilmente il sandwich più antico del mondo. Questo panino, farcito da ingredienti semplici e facili da reperire, è stato il pranzo di molti contadini siciliani per secoli. Dalla ricetta altamente personalizzabile, gli ingredienti che non devono mai mancare sono: filetti di acciughe, strofinati su tutto il pane, pomodori a fette, formaggio primo sale e abbondante origano.
9. U coppo
Questo piatto tipico palermitano rappresenta al meglio la tradizione di servire il fritto misto di pesce in un cono di carta paglia. Che sia di solo pesce o arricchito da panelle e crocchè, devi assolutamente provare questo fritto da passeggio.
10. Polpo bollito
Altro panino tipico di Palermo è quello con il polpo bollito, servito con una spruzzata di limone. Rigorosamente preparato nei mercati, cerca u purparu e assaggia questa specialità.
E dopo questo sfizioso inizio, passiamo ai primi.
11. Pasta con le sarde
Diffusa in tutta la Sicilia ed emblema della cucina tipica palermitana è la pasta con le sarde. Semplice e con ingredienti freschissimi, questa ricetta combina elementi di mare, come le acciughe, ad ingredienti di terra, come il finocchietto selvatico, l’uvetta e i pinoli. Non può poi mancare una bella spolverata di muddica atturrata, ovvero mollica di pane abbrustolita. Tra le varianti, è possibile anche aggiungere dello zafferano, per donare colore alla pasta utilizzata: i bucatini.
Oltre a questa versione classica, è presente anche la pasta con le sarde ’ncasciata, cioè ripassata in forno per un risultato ancora più croccante.
12. Pasta con le acciughe e mollica di pane
La pasta c’anciova e muddica è uno dei piatti tipici di Palermo che meglio raccoglie lo spirito dell’isola. Proprio perché formato da ingredienti di conserva, si pensa che sia stato inventato dagli emigrati siciliani al Nord; che portavano con sé i sapori della propria terra. Conosciuta, perciò, anche come “pasta alla milanisa” – intendendo con Milano tutto il Nord Italia -, questa ricetta racconta le difficoltà degli abitanti di Palermo, costretti a lasciare la città per cercare condizioni di lavoro migliori.
Viene preparata utilizzando le sarde, l’estratto di pomodoro e l’immancabile mollica di pane abbrustolita; molto utilizzata dalla cucina siciliana per aggiungere croccantezza ai suoi piatti. I formati di pasta che meglio si prestano a questo condimento sono le casarecce e le reginette: le prime sono corpi di pasta arrotolati su se stesse; mentre le seconde sono più simili a delle tagliatelle ondulate.
13. Anelletti al forno
Tra i primi piatti più conosciuti del mangiare palermitano si trovano anche gli anelletti al forno: un particolare formato di pasta, simile ad un anello, condito con abbondante ragù. La salsa utilizzata può variare notevolmente, vista la natura casalinga del piatto, e spesso comprende: piselli, prosciutto, mozzarella e uova sode. Qualunque siano gli ingredienti scelti, questa pasta al forno rimane la regina delle feste: è preparata, solitamente, per celebrare alcune delle ricorrenze più importanti.
14. Pasta con i broccoli arriminati
La pasta con i broccoli arriminati deve il suo nome proprio al continuo “mischiare”, che rende il broccolo bollito cremoso e più simile ad un sugo. Oltre ai broccoli arriminati si trovano anche l’uvetta, i pinoli e le sarde: ingredienti immancabili della cucina tipica palermitana. Un aspetto molto importante per la riuscita del piatto è la cottura della pasta: i bucatini devono essere cotti nella stessa acqua dei broccoli.
15. Pasta con la glassa
Anche chiamata pasta agglassata, questa ricetta nasce come piatto di recupero, in quanto riutilizza il fondo di cottura di qualsiasi stufato: generalmente lo spezzatino di patate.
Ma ora, ti va un secondo?
16. Involtini alla palermitana
Conosciuti anche come spitini, per via dello spiedo di legno o metallo su cui sono infilati, questi involtini di carne di vitello contengono un ripieno unico della Sicilia. Sono farciti con mollica di pane abbrustolita, cipolla, uvetta, pinoli e prezzemolo e, una volta sigillati, vengono passati nel pangrattato. Altra loro caratteristica è quella di venire separati, sullo spiedo, da spicchi di cipolla rossa e foglie d’alloro. E ora, come si cuociono? Rigorosamente alla brace!
17. Cotoletta alla palermitana
Se pensavi che la cotoletta potesse essere solo quella milanese, allora questo piatto tipico di Palermo fa proprio al caso tuo. Le differenze con la sua sorella del Nord si trovano nella panatura e nella tecnica di cottura usata. La cotoletta palermitana presenta, infatti, una panatura più ricca, che comprende pecorino, aglio, erba cipollina e prezzemolo e una cottura più leggera: viene cotta alla griglia o al forno e non fritta, come la sorella milanese.
18. Sarde beccafico alla palermitana e polpette di sarde
Le sarde sono, sicuramente, un ingrediente immancabile nella cucina tipica palermitana, tant’è che sono presenti in due delle sue ricette più importanti: le sarde a beccafico e le polpette di sarde.
Le prime nascono dalla volontà dei popolani siciliani di mangiare come la nobiltà, in quanto, il beccafico era un tipo di volatile considerato bene di lusso -inaccessibile ai ceti più poveri-. I siciliani si ingegnarono pensando di sostituire la cacciagione con le sarde, disponibili a tutti. Una volta pulite le sarde e private della lisca, vengono arrotolate su se stesse con l’aggiunta di un ripieno a base di pan grattato, aglio, prezzemolo, pinoli e uvetta. Normalmente sono cotte al forno, ma nella versione palermitana si abbinano ad un intingolo di olio, succo di limone e foglie di alloro.
Le polpette di sarde, invece, vengono arricchite con l’ottimo formaggio Ragusano DOP e sono prima fritte e poi servite in un intingolo a base d’olio, aceto, gambi di prezzemolo e cipolla a fette.
C’è ancora posto per qualche dolce? 😋
19. Cannoli
Nonostante sia un dolce tipico del carnevale, oggi è possibile gustare i cannoli in ogni momento dell’anno e in ogni angolo della Sicilia. Chiamati così per via delle canne da fiume su cui veniva legato l’impasto, i cannoli furono inventati da delle ingegnose suore di clausura, che ne misero a punto la ricetta. Preparato con ricotta di pecora, viene solitamente guarnito con gocce di cioccolato, pistacchi o canditi.
20. La cassata
La cassata è forse il dolce che meglio rappresenta la tradizione multiculturale siciliana. Durante i secoli, infatti, la ricetta si è arricchita e perfezionata grazie agli ingredienti e alle tecniche portate da nuovi popoli. Gli arabi introdussero le arance, le mandorle e la canna da zucchero, i normanni portarono la pasta reale e agli spagnoli si attribuisce l’utilizzo del pan di Spagna e del cioccolato. A Palermo, è ancora possibile assaggiare la versione originale, che prevede l’utilizzo di pasta frolla e ricotta di pecora.
21. Iris
Creato dal pasticcere palermitano Antonio Lo Verso, questo dolce simile al bombolone nasce in occasione dell’anteprima dell’opera teatrale Iris, da cui prenderà il nome. Rigorosamente fritto, questa pasta dolce viene farcita solitamente con una crema di ricotta di pecora e cioccolato fuso; spesso sostituito da scaglie di cioccolato.
22. Frutta Martorana
Preparata in occasione della Festa dei Morti, questo dolce a base di farina di mandorle e miele nasce grazie alle monache della Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, detta anche della Martorana. Queste, secondo la tradizione, avrebbero confezionato questo dolce a forma di frutta in occasione della visita del Papa. Da allora hanno continuato a vendere questo dolce tipico palermitano, fino a renderlo famoso in tutta la Sicilia.
Vini palermitani
A Palermo non ci sono solo piatti tipici famosi in tutto il mondo, ma anche vini di pregio molto conosciuti in Italia e all’estero.
Ottimi da abbinare ai cibi tipici palermitani sono:
- l’Alcamo DOC, presente sia come vino bianco, che spumante, che rosso;
- il Contea di Sclafani DOC, presente come rosso, bianco e anche come vino dolce;
- il Contessa Entellina DOC, prodotto nell’omonimo comune del palermitano.
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Foto copertina: pixabay, nataliaaggiato
Foto in evidenza: pixabay, 10634669
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