Con le Panchine Giganti Langhe è… un tocco di colore!

Panchine giganti Langhe (e non solo)! scopri dove ammirare una panchina gigante Langhe, per un tocco di colore nel paesaggio e tanta allegria

 

Se pensi di essere all’interno di un videogioco, posso assicurarti che non è così. Le panchine giganti delle Langhe esistono davvero e se non ne hai mai sentito parlare… questa è la tua occasione per conoscerle!

Le panchine colorate si innestano nel paesaggio vitivinicolo del basso Piemonte. Esse non solo colorano la zona delle Langhe, ma anche le zone del Roero e del Monferrato, triade di panorami Patrimonio dell’UNESCO.

 

panchine colorate
Flickr, Stereoby

 

La loro origine è piuttosto curiosa, creativa e in un certo senso fiabesca. Una creatività che ha permesso la realizzazione delle panchine giganti colorate, ad oggi oggetto di attrazione dell’Alta Langa per molti viaggiatori. L’accentuata altezza di quasi due metri e mezzo e la miriade di colori utilizzati rendono queste panchine giganti “instagrammabili”, pronte per essere sfoggiate sui social attraverso uno scatto.

 

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Panchine giganti Langhe, delle meraviglie!

Il paesaggio delle Langhe, insieme alla zona del Roero e del Monferrato, può essere visualizzato come un vero e proprio quadro. Il panorama è delineato dall’andamento dolce delle colline, circondate da borghi medievali e ricoperte da vigneti e campi.

 

panchine giganti in piemonte
Panchine giganti Monferrato – Unsplash, Roby Allario

 

Dunque non solo panchine giganti Langhe è molto di più! I colori della natura sono al massimo splendore e la loro combinazione evoca profumi e prelibatezze del sud della regione. D’altronde, è da qui che hanno origine i protagonisti dell’enogastronomia piemontese. Il tartufo, considerato il “diamante delle Langhe”, i vini rossi DOCG del Barolo e del Barbaresco, la Tonda Gentile delle Langhe. Sono solo alcune delle delizie caratterizzanti la cucina piemontese. Delizie che possono essere sperimentate e vissute attraverso un completo tour di questo incantevole angolo di Piemonte.

In questo modo, non solo si provano i sapori della terra, ma si ha anche la possibilità di visitare le famose panchine giganti del Piemonte. È come prendere due piccioni con una fava!

 

Origine delle panchine giganti delle Langhe

Il fenomeno delle panchine giganti in Piemonte nasce nel 2010, quando il designer americano Chris Bangle realizzò la prima panchina rossa gigante presso Clavesana, provincia di Cuneo.

L’idea alla base era quella di trovare un modo per tornare un po’ bambini ed ammirare la bellezza del panorama delle Langhe. La magia dell’infanzia è caratterizzata da un mix di innocenza, spensieratezza e purezza. Questi valori permettono di evadere dalla “routine degli adulti” con un semplice sguardo di stupore, in grado di scrutare la magnificenza della semplicità.

 

panchina gigante la morra
Panchina gigante La Morra – Flickr, Alice Crosetti

 

L’intento di Bangle era proprio questo e lo ha conseguito realizzando delle panchine colorate con dimensioni fuori dagli standard, come rappresentazione della volontà di evasione dalla monotonia.

Il progetto ha avuto così successo che ha permesso la fondazione del Big Bench Community Project. Ti consiglio di dare un’occhiata al loro sito perché troverai in fatto di panchine giganti mappa ed elenco sempre aggiornati! La BBCP è un’iniziativa no profit che ha come obiettivo quello di fornire supporto al territorio ma soprattutto al turismo e all’economia delle comunità locali.

Ad oggi, le panchine giganti costruite sono 128! Sul sito di BBCP è possibile rintracciarle grazie alla funzione “Ricerca” di Google Maps, fornito nel loro sito. Nella mappa sono registrate tutte le panchine. Nello specifico, è possibile individuare le panchine monocolore, bicolore, in costruzione e le “panchine per tutti”, realizzate per chi è affetto da particolari disabilità.

Di queste 128, la maggior parte è ubicata nel Piemonte, precisamente 91!

Le principali panchine giganti delle Langhe si trovano presso:

  • Monforte d’alba
  • Diano d’Alba
  • Vezza d’Alba – attualmente in manutenzione
  • Neive
  • Clavesana
  • Carrù
  • Dogliani
  • Farigliano
  • La Morra

Ognuna di queste località ospita una o più panchine dai colori brillanti. Andiamo a scoprirle insieme partendo da Monforte d’Alba!

 

Panchine giganti Alba – Monforte d’Alba e Diano d’Alba

Monforte d’Alba è considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Ci troviamo precisamente nella Langa del Barolo, in provincia di Cuneo. La “prima panchina” di Monforte è la panchina gigante rosa, ad oggi situata nella zona di Cascina Castelletto. Al contrario, esattamente al centro del paese, si trova la panchina colorata di viola n° 12, visibile dalla piazza principale del centro storico.

 

panchina gigante langhe
Panchina Gigante Langhe – Flickr, Laura

 

Proseguiamo il nostro itinerario verso Diano d’Alba, comune noto per la produzione di Dolcetto DOCG. La località ospita la panchina colorata n° 65, la cosiddetta “panchina del Dolcetto”. Tale denominazione deriva dalla volontà di omaggiare il famoso vino prodotto nella zona. Per questo motivo la panchina colorata è caratterizzata da un rosso rubino, che richiama il color intenso del prodotto e le sfumature della materia prima.

Adesso che sai tutto sulla panchina n. 65, scopri anche cosa vedere a Diano d’Alba!

 

Panchine colorate Langhe nei pressi del fiume Tanaro: Alba, Vezza d’Alba e Neive

Vicino le sponde del Tanaro, giungiamo a Scaparone, una frazione del comune di Alba. Qui incontriamo una delle panchine più belle dal punto di vista significativo. Si tratta della panchina colorata n° 14, dedicata alla comunità sorda. Una dedica ancor più intensa per l’utilizzo del color turchese, simbolo del silenzio e della calma. La panchina risulta estremamente simbolica grazie alla raffigurazione di due mani sullo schienale, come emblema della lingua dei segni.

Ancor più a nord della regione incontriamo il comune di Vezza d’Alba. In questa località troviamo la panchina gigante n° 4 di color bianco, raggiungibile attraverso il Sentiero del Torion. Il sentiero si snoda lungo la pianura del rio Borbore, da cui è possibile ammirare il paesaggio e i castelli che si affacciano al fiume Tanaro. Il sentiero termina con la giunta al Torion, edificio esagonale costruito nel punto più alto della collina del “Castellero” di Vezza.

Accanto ad esso, troviamo la panchina bianca di Vezza d’Alba, di grande eleganza. La peculiarità di tale panchina colorata risiede nella targa di metallo affissa sullo schienale, contenente un proverbio in dialetto piemontese.

 

panchine colorate langhe
Flickr, Miriana Sabba

 

Ad est del fiume, vi è il comune di Neive, anch’esso ospita panchine giganti delle Langhe in provincia di Cuneo. In questo comune, il cui centro storico conserva un impianto medievale, troviamo la panchina colorata verde smeraldo n° 23. La panchina è immersa nei vigneti; ciò permette di godere di un panorama a 360° sulle colline delle Langhe. Per poterla raggiungere è necessario passare per la Borgata Gavello.

 

La “triade”: le panchine giganti Clavesana

Finalmente ci addentriamo nel cuore delle Langhe, precisamente nella zona di Clavesana, dove tutto ebbe inizio.

Apriamo le danze con la prima panchina colorata in assoluto, la n° 1, con la quale Bangle avviò il suo progetto. Denominata “Clavesana Borgata Gorrea”, è stata la prima panchina gigante delle Langhe. Situata nei pressi della casa del suo creatore, da qui è possibile ammirare il panorama assai suggestivo, provando le stesse emozioni che hanno spinto Bangle ad avviare il suo progetto.

 

panchine giganti piemonte
Panchina rossa Langhe – Flickr, Alice Crosetti

 

La nostra gita presso Clavesana continua con la panchina gigante color giallo, la n° 3. Essa è denominata “Clavesana Borgata Palazzetto” poiché situata vicino all’agriturismo “Il Palazzetto”. Dalla seduta rilassante su questa panchina, è possibile apprezzare la veduta di un terreno coltivato, incastonato da alberi disposti in maniera simmetrica.

Infine, incontriamo la panchina gigante n° 4. Si tratta della panchina “Clavesana lo Sbaranzo”, di colore blu. Il sentiero da percorrere per poterla raggiunge risulta un po’ tortuoso. Questo perché la panchina non è visibile dalla strada. Sarà quindi necessario rimboccarsi le maniche!
Benché il panorama consti di una semplice e fitta vegetazione, fidati che ne varrà la pena! Percorrendo il tratto avrai l’opportunità di ammirare il fascino dei vigneti dell’Azienda Vinicola Gallo Ivan Aldo, nella frazione Lo Sbaranzo.

 

Panchine giganti Langhe a Carrù e Farigliano

Nei dintorni di Clavesana, giungiamo a Carrù, comune situato all’inizio della Langa. La panchina gigante di Carrù è la numero 7 ed è caratterizzata dal color oro. Questa panchina colorata, come le altre, è stata realizzata grazie all’utilizzo di risorse private. Eppure, il suo valore aggiunto si identifica nell’essere stata la prima panchina colorata installata su territorio pubblico. Inoltre, essa è la prima panchina ad essere stata affiancata da quattro piccole panchine colorate, per creare uno spazio di divertimento dedicato ai bambini.

 

panchine gigante
Flickr, Bruno Martina

 

Tra tutte le panchine giganti delle Langhe, la panchina di Carrù si discosta per la scelta del colore. Ad esempio, le panchine giganti di Clavesana rimandano ai colori dei grappoli d’uva e della natura. Carrù, invece, sceglie l’oro come simbolo di luogo di aggregazione sociale e centro urbano di grande attività commerciale.

Successivamente passiamo per il piccolo comune di Farigliano. Qui troviamo la panchina gigante n° 2 di color viola, il mio preferito! A differenza di molte panchine giganti, la panchina gigante Farigliano è situata in piena campagna, fuori dai centrati abitati. In questo punto, ci si trova circondati dalle viti. L’esperienza diviene ancor più suggestiva se compiuta in agosto, periodo di maturazione. In questo mese i colori brillanti dei grappoli decorano il paesaggio.

 

Le panchine giganti di Dogliani e La Morra

Sopra Farigliano, troviamo Dogliani. La località, insieme a Diano d’Alba, è nota per la produzione di Dolcetto; in questo caso, del Dolcetto di Dogliani. Inoltre, il paese è conosciuto per la sua panchina gigante n° 13. La sua peculiarità è il bicolore: lo schienale di color azzurro rame e la base rosso mattone. I suoi colori ufficiali si riempiono di significato in quanto riprendono alcune delle opere più conosciute del borgo. Il rosso mattone rimanda alle opere realizzate dall’architetto Giovanni Battista Schellino. Invece, l’azzurro rame è proprio della cupola della chiesa dei Santi Quirico e Paolo, opera dello stesso.

Concludiamo il nostro itinerario alla scoperta delle panchine giganti delle Langhe con La Morra. Precedente all’entrata nel bellissimo borgo, lungo la strada della frazione di Santa Maria, troviamo la panchina gigante de La Morra, di un colore rosso vivo. Da essa è possibile ammirare un panorama sensazionale immerso nel verde.

 

panchine giganti langhe
Panchine giganti La Morra – Flickr, Alex Giordano

 

C’è da dire che tale panchina non appartiene al progetto BBCP, in quanto sono necessari determinati requisiti per farne parte. Nonostante ciò, è importante citarla in onore del territorio piemontese.

 

Le panchine giganti colorate sono internazionali!

Queste sono solo alcune delle panchine giganti in Piemonte. I loro colori e le loro storie si intrecciano per tutto il resto della regione e non solo. Possiamo scoprire e conoscere questi meravigliosi luoghi di attrazione in altre località della provincia di Cuneo, come Fossano e Saluzzo. Inoltre, sono presenti numerose panchine colorate anche in provincia di Asti e nella zona del Monferrato.

 

panchina gigante farigliano
Flickr, Giulio Pedrana

 

Come già citato in precedenza, il Piemonte detiene il “record” di panchine giganti, ospitandone ben 91! Nondimeno, ne incontriamo altrettante nel resto della penisola italiana, come ad esempio in Lombardia, in Valle d’Aosta, in Liguria, in Emilia-Romagna, in Basilicata, in Puglia e prossimamente anche in altre regioni.

 

panchine giganti alba
Flickr, Vanessa Planesio

 

La panchina gigante delle Langhe è un luogo di attrazione che si è diffuso anche all’estero. Attualmente, l’unica panchina “estera” effettivamente registrata è la panchina colorata n° 56 di Arbroath, in Regno Unito.

Tuttavia, incontreremo prossimamente ulteriori panchine colorate, ad oggi in costruzione. I luoghi di interesse sono Bieganow nella Polonia sud-occidentale, Hilvarenbeek nei Paesi Bassi e Plasglasgwm in Regno Unito.

 

Organizza un bel tour nelle Langhe!

C’è da ammettere che le panchine giganti delle Langhe sono talmente scenografiche e curiose che bisogna visitarle almeno una volta nella vita! Essendo numerosissime, il consiglio che ti do è di organizzarti confrontando la mappa fornita sul sito di BBCP e di selezionare le panchine giganti in base al tuo itinerario, soprattutto se hai poco tempo a disposizione!

In aggiunta, il progetto offre la possibilità di rendere la tua esperienza ancor più stimolante. Attraverso l’iniziativa del Passaporto BBCP, è possibile collezionare i timbri di ogni panchina, creando un vero e proprio souvenir personalizzato.

Per facilitare la tua organizzazione, è disponibile l’app tabUI, oltre al supporto degli uffici del turismo. Tale app, scaricabile sia per iOS che per Android, contiene tutte le informazioni utili al turista. Grazie allo strumento della geolocalizzazione, l’app ti aiuta ad individuare la posizione esatta delle panchine!

 

panchina colorata
Flickr, Freemanphoto

 

Cosa aspetti? Grazie ad Italia Delight, hai la possibilità di partecipare ad esperienze uniche:

Come hai visto, non solo panchine giganti Langhe è anche un territorio che esprime buon cibo, vino e tanta natura! Ti aspettano tante esperienze perfette da combinare con il tuo viaggio!

Inoltre, Italia Delight ti offre diverse idee di viaggi enogastronomici da personalizzare, per scoprire la bellezza del Piemonte! Confrontale nella sezione “Esperienze” del nostro sito e buona caccia alle panchine giganti delle Langhe! 😎

 

L’autore

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Viviana Morolli
Ciao, sono Viviana! Studentessa di Scienze e Culture Enogastronomiche presso l'Università Roma Tre. Ho una grande passione per il cibo, il vino e i viaggi. Il mio intento è proseguire gli studi per approfondire l'enogastronomia e tutto ciò che la circonda.

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