Vino biodinamico è il perfetto equilibrio tra vite e suolo, che si riflette nei suoi profumi e negli aromi. Scopri sul vino biodinamico significato ed esperienze uniche in Italia!
Se oltre al prodotto in sé, quello che maggiormente ti interessa è la storia e la filosofia nascoste dietro la sua produzione, questo è l’articolo che fa per te.
Ebbene sì, l’agricoltura biodinamica si occupa proprio di ricercare e preservare l’equilibrio tra tutti gli esseri viventi, anche in un sistema fortemente antropizzato come quello agricolo.
Non hai mai sentito parlare di vini biodinamici? Sei nel posto giusto al momento giusto! Possiamo partire in un viaggio alla scoperta di questo mondo ammaliante!
Cosa si intende per vino biodinamico
Probabilmente è la prima volta o una delle prime volte che ti capita di sentire questa parola. La prima associazione che farai è con il vino biologico e non hai tutti i torti! Anche se i vini biologici e biodinamici sono prodotti ben distinti, hanno dei punti in comune.
Il vino biodinamico non è un semplice prodotto da gustare in compagnia, è figlio di una grande storia d’amore e rispetto per la terra. Si ottiene da uve coltivate secondo i principi dell’agricoltura biodinamica.
Ed è proprio qui che incontriamo la sua particolarità: non è un vino ottenuto dal semplice atto meccanico di vinificazione. Proviene da uve coltivate in specifici modi, grazie alla sintonia tra agricoltore, terra, piante e cielo. Per il vino biodinamico significato profondo ed affascinante, non trovi?
Vini biodinamici, nel più ampio universo dell’agricoltura biodinamica
Per comprendere cosa vuol dire vino biodinamico, dobbiamo prima comprendere i metodi e la filosofia su cui si fonda l’agricoltura biodinamica.
L’architetto di questa opera grandiosa fu Rudolf Steiner, pensatore di una filosofia che percepisce la realtà come una manifestazione spirituale in continua evoluzione. In effetti la componente spirituale è fortemente presente nell’agricoltura biodinamica. L’uomo deve produrre in armonia con la natura, è questo il pilastro fondante. Accogliere i suoi frutti senza però deturparla, rispettando i suoi tempi e i suoi limiti.
I tre principi dell’agricoltura biodinamica sono:
- Il mantenimento della fertilità della terra
- L’aumento della capacità delle piante di resistere a malattie e parassiti
- La produzione di cibi sani e di qualità
In questo quadro, si inserisce la coltivazione della vite e la vinificazione biodinamica.
La curiosa realtà della vinificazione biodinamica
La materia prima sarà lavorata con cura e attenzione, dal suolo alla bottiglia. L’esoterismo e la spiritualità incontrano la vite in campo e la seguono in cantina. È fondamentale infatti che il processo di trasformazione rispetti i valori dell’agricoltura biodinamica.
Il processo di elaborazione del vino biodinamico non è regolamentato da alcun disciplinare riconosciuto a livello europeo. Infatti l’associazione di agricoltura biodinamica Demeter sta lavorando in questa direzione. Hanno fornito però delle linee guida per le aziende che decidono di produrre i vini biodinamici.
Per assicurarsi la certificazione Demeter bisognerà conservare e trasferire la qualità biodinamica delle uve nel vino. Dunque le metodologie di vinificazione biodinamica dovranno osservare i seguenti principi:
- Il vino ottenuto deve essere di grande qualità in termini di gusto e digeribilità.
- L’anidride solforosa deve essere usata in quantità minime.
- I processi che prevedono l’apporto di energia o materia prima esterne al sistema agricolo sono da evitare.
- Coadiuvanti e additivi che incidono negativamente sulla salute umana e dell’ambiente sono da evitare.
- Preferire i metodi fisici ai metodi chimici.
- Tutti i sottoprodotti derivanti dalla lavorazione delle uve devono essere gestiti in modo tale da minimizzare gli effetti negativi sull’ambiente.
Dai principi alle operazioni di vinificazione biodinamica
Demeter fornisce inoltre degli standard da seguire nella pratica per condurre una vinificazione che rispetti la materia prima biodinamica:
- Le uve dovranno essere 100% certificate Demeter coltivate in Italia
- È permessa la sola raccolta manuale dell’uva
- Le vinacce potranno essere usate per un’ulteriore lavorazione o saranno restituite alla vigna dopo adeguato compostaggio
- Per quanto riguarda i macchinari, dovranno sfruttare al massimo la forza di gravità e rispettare l’integrità del processo di metamorfosi da uva a vino
- È consentito l’uso di recipienti in legno, acciaio inox, vasche di cemento e terracotta
- Non è ammessa la termovinificazione
- È vietata la pastorizzazione
- È consentito l’utilizzo di soli lieviti indigeni, la fermentazione deve perciò essere spontanea.
- L’anidride solforosa potrà essere aggiunta fino a un massimo di 110 mg/l
- La stabilizzazione tartarica è consentita con il solo trattamento a freddo
- È vietata l’ultrafiltrazione
- È consentito l’imbottigliamento in vetro con tappo di sughero, a vite, a corona o di vetro.
Da bruco a farfalla, ecco finalmente i vini biodinamici
Da una vinificazione così attenta alle caratteristiche biodinamiche dell’uva otterremo un vino altrettanto singolare.
I vini biodinamici offrono una ricca esperienza gustativa, in genere molto diretta e marcata. Vini di grande espressione e mineralità che garantiscono un’esperienza oltre i sensi. Riportano alla bocca e alla mente l’alchimia che si è creata in vigna e in cantina.
Sono vini da gustare immersi nella natura, a contatto con la terra con devozione e gratitudine di quel momento, di quel vino. Dunque parliamo di vini con una spiccata ed esuberante personalità.
Ci sono altri validi motivi per i quali dovresti scegliere il vino biodinamico.
Se hai a cuore l’ambiente e vuoi continuare a beneficiare di queste preziose degustazioni nel verde è importante scegliere prodotti sostenibili a livello ambientale. I vini biodinamici rispettano l’ambiente. In queste realtà agricole si creano delle strette connessioni tra la pianta e la terra. Il terreno non deve essere indebolito, una delle finalità dell’agricoltura biodinamica è infatti la conservazione della ricchezza del suolo in termini di sostanze nutritive.
L’approccio biodinamico non disturba gli equilibri naturali, le operazioni agricole vengono pianificate secondo i cicli astrologici e lunari. Dunque le aziende che decidono di abbracciare questi metodi, decidono anche di affrontare le sfide ambientali odierne. L’agricoltura biodinamica infatti è ritenuta una pratica rigenerativa dell’ambiente e scegliendo i suoi prodotti adotteremo uno stile di vita più sano per noi e per l’ecosistema.
Qual è la differenza tra vino biodinamico e biologico?
La domanda sorge spontanea. Arrivati a questo punto della lettura vi starete domandando quale siano le differenze tra i vini biologici e biodinamici.
Il nome ci dà un indizio, entrambe le parole contengono l’elemento “bio” che vuol dire “vita”, “esseri viventi” o simili. Dunque entrambe le pratiche prestano particolare attenzione al sistema agricolo che viene visto come un organismo vivente.
Tuttavia il biologico è certificato e regolamentato a livello europeo mentre il biodinamico, come detto precedentemente, non lo è.
L’agricoltura biologica vuole coniugare la produttività e la salvaguardia dell’ambiente e offre prodotti sani privi di residui tossici. L’agricoltura biodinamica va oltre il rispetto dell’ambiente e vive l’agricoltura come interconnessione tra cielo e terra.
I punti focali dell’approccio biodinamico sono infatti l’influenza dei pianeti su rocce, piante e animali e la preparazione di compost biodinamici, formati da componenti di origine animale e vegetale.
Uno dei più conosciuti è il cornoletame che consiste in un corno di una vacca che abbia partorito almeno una volta riempito di letame.
Dunque i prodotti provenienti da agricoltura biodinamica, tra cui il vino biodinamico, oltre a essere sostenibili e sani, sono carichi di energie cosmiche. Dunque seguendo i criteri biodinamici vini straordinari e pieni di carattere!
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