Visitare Bologna in due giorni? È possibile con il nostro itinerario che ti porterà in giro tra le tappe più belle e inusuali di questa città! Ecco cosa vedere a Bologna in due giorni…
Bologna, la vivace città d’arte dell’Emilia Romagna, è una destinazione molto apprezzata dai viaggiatori di tutto il mondo. Questa affascinante città – soprannominata la Dotta, la Grassa, la Rossa – offre tantissimi stimoli per la sua storia, arte, architettura, cultura ed enogastronomia, il tutto in un’atmosfera calda, gioviale, accogliente.
Da dove deriva questo soprannome formato da una triade di aggettivi?
La “Dotta” per la presenza dell’Università più antica del mondo che risale addirittura all’anno mille, l’Alma Mater Studiorum; la “Rossa” per il caratteristico colore dei tetti e delle case medievali; la “Grassa” per la sua gastronomia basata essenzialmente sulla carne di maiale e i salumi apprezzati in lungo e in largo.
Bologna è un tesoro di storia dove puoi seguire le tracce di civiltà remote, come quella dell’antica Roma. La città è un caleidoscopio di torri medievali, portici e chiese che si snodano attraverso le eleganti piazze cittadine.
Durante il tuo viaggio, avrai l’opportunità di assaporare le specialità enogastronomiche locali. Tra queste, non perderti la mortadella Bologna IGP, la pasta fresca all’uovo, i vini locali… di cui parliamo a breve.
Un possibile itinerario che ti suggeriamo, tra le cose da vedere a Bologna, è quello dei siti UNESCO, come i famosi portici lunghi ben 38 km, 53 km, contando quelli fuori porta.
Un altro tour particolare è quello che guida alla scoperta della storica rete di canali. In epoca medievale e rinascimentale, infatti, Bologna era una città d’acqua con un intricato sistema di canali che la attraversava, dedicato al trasporto merci, usato per irrigare i campi e alimentare le fontane. Oggi solo pochi tratti sono ancora visibili e visitabili attraverso tour guidati.
Cosa vedere a Bologna in due giorni
Visitare Bologna in due giorni è possibile, considerando che già solo il centro storico, ricco di attrazioni, si lascia esplorare facilmente a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici o con i bus hop on hop off. Chi vuole venire in treno, può tranquillamente raggiungere Bologna dalle principali città italiane.
Per muoversi con rapidità in questi due giorni, può tornare utile la Bologna Welcome Card, la carta turistica che si può acquistare online o nei punti di informazione e accoglienza, per accedere ai musei, visite guidate, eventi ecc.
Fatte queste premesse, ecco la tua guida pratica e completa su cosa vedere a Bologna in due giorni! 👇
Piazza Maggiore e la Fontana del Nettuno
Piazza Maggiore è sicuramente il fulcro di Bologna, con diverse piazze che fungono da punti di ritrovo.
In questa piazza, ci si ritrova circondati da portici su tre lati e al centro spicca la maestosa Fontana del Nettuno, opera del Giambologna del 1566 che rappresenta il dio Nettuno circondato da una schiera di figure mitologiche.
Anche i palazzi che si affacciano sulla piazza meritano attenzione, essendo davvero splendidi.
Tra questi,
- il Palazzo del Podestà con i suoi affreschi
- il Palazzo d’Accursio, oggi sede del Municipio
- la Basilica di San Petronio
- il Palazzo dei Notai
- il Palazzo dei Banchi
Da non perdere anche una visita alla Biblioteca Salaborsa, dove sotto la pavimentazione in vetro è possibile ammirare i resti di edifici romani risalenti al I secolo d.C.
Uscendo da Piazza Maggiore, su via Galliera, incontrerai l’Arco di Galliera, ciò che rimane di un antico acquedotto romano del I secolo d.C. Anche questo è un “pezzo di storia” a dir poco affascinante!
Basilica di San Petronio
La maestosa Basilica di San Petronio si affaccia proprio su Piazza Maggiore, rendendo il contesto ancora più suggestivo.
La basilica vanta una storia plurisecolare, iniziata nel XIII secolo. Al suo interno potrai ammirare grandi opere d’arte come il celebre organo del XV secolo, le cappelle monumentali, e una delle più grandi meridiane del mondo tracciata da Gian Domenico Cassini nel 1655.
Accanto alla basilica sorge il campanile alto più di 60 metri, da cui godere di una meravigliosa vista sulla città.
Le Torri: Asinelli e Garisenda
Da vedere a Bologna in due giorni le due torri di origine medievale diventate il simbolo della città, che si trovano in Piazza di Porta Ravegnana, nei pressi della Basilica di Santo Stefano.
I nomi di Asinelli (la maggiore) e Garisenda (la minore) derivano dalle famiglie alle quali la tradizione ne attribuisce la paternità (1109-1119). La torre degli Asinelli è famosa per essere la torre pendente più alta d’Italia.
A Bologna ci sono anche tante torri superstiti, sparse in vari punti del centro storico, che si confondono con altri edifici o all’interno di altre strutture.
Alcune si trovano in Piazza San Domenico, altre in Via degli Orefici, Via Galliera e Via Ferrucci. Nei pressi di Via Oberdan ce n’è una ben visibile. In Piazza Nettuno, adiacente a Piazza Maggiore c’è la Torre dell’Orologio. Mentre nelle vie del Quadrilatero che circonda la lunga Via dell’Indipendenza, se ne possono vedere diverse. Fuori dal centro storico, in Via Saragozza, se ne trova una tra le più alte.
Da quello che risulta, oltre alle “due torri” Asinelli e Garisenda, le “Superstiti” sono 24, tra cui la Torre Azzoguidi, la Torre Prendiparte, le torri Scappi, Uguzzoni, Torre degli Oseletti, Guidozagni, Galluzzi.
Piazza Santo Stefano
Piazza Santo Stefano è uno dei luoghi più rappresentativi di Bologna. Oltre a essere un luogo di ritrovo, la piazza ospita alcuni tra i palazzi nobiliari più antichi della città.
L’edificio più celebre e impattante qui è la Basilica Santuario di Santo Stefano, anche nota come Basilica delle Sette Chiese, trattandosi di un complesso monumentale che racchiude sette basiliche sovrapposte di epoche diverse, risalenti all’età romana fino al XIII secolo, una delle massime espressioni del romanico bolognese.
Tra gli altri edifici affacciati su Piazza Santo Stefano, lo splendido Palazzo Isolani è un altro edificio notevole, risalente al XV secolo, famoso per il suo cortile rinascimentale e per i suoi affreschi.
Dalla parte opposta a Palazzo Isolani, è visibile il maestoso Palazzo Bolognini Amorini Salina con il suo portico e con i caratteristici ovali decorativi che corrono lungo la facciata.
Una curiosità: Piazza Santo Stefano (piâza San Stêven) o Piazza delle Sette Chiese non esiste sulle mappe di Bologna… pertanto è bene chiedere ai bolognesi dove trovarla, loro ne sanno sicuramente qualcosa visto che hanno dato il nome a questo luogo.
Quadrilatero
Il Quadrilatero è un quartiere storico nel centro di Bologna, noto per il suo mercato all’aperto, le botteghe artigiane, gastronomiche, i negozi di specialità alimentari.
Questa zona è stata il cuore commerciale di Bologna sin dal Medioevo, quando le varie corporazioni di artigiani avevano qui le loro botteghe.
Il quartiere si articola all’interno di un quadrato composto da vie pedonali sempre molto trafficate, piene di vita: Via Rizzoli, Via dell’Archiginnasio, Via Farini e Via Castiglione.
Nei pressi del Quadrilatero si trova l’Archiginnasio, costruito nel 1563, e sede principale dell’Università di Bologna fino al 19° secolo. Oggi l’edificio ospita la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, una delle più importanti di Bologna.
Finestrella di Via Piella
Tra le cose più curiose da vedere a Bologna in due giorni, questa finestrella… che si trova in Via Piella.
La famosa “Finestrella” sul Canale delle Moline si raggiunge passando sotto Porta Govese, una zona conosciuta come “la piccola Venezia”. Il soprannome deriva dal fatto che tra case e palazzi scorre un canale d’acqua sopravvissuto all’asfalto. Lo spettacolo si gode proprio dalla piccola finestra che dal muro lascia vedere attraverso.
Archiginnasio con la biblioteca e il teatro anatomico
ll Palazzo dell’Archiginnasio (1562-1563), fatto costruire nel centro storico dal Cardinale Borromeo, è uno dei palazzi più rappresentativi di Bologna. Dal 1838 è sede della Biblioteca Comunale.
Il teatro anatomico è una sala in legno d’abete dalla caratteristica forma ad anfiteatro, costruita nel 1637 per ospitare le lezioni anatomiche dall’architetto bolognese Antonio Paolucci detto il Levanti.
La sala fu decorata con due ordini di statue raffiguranti in basso dodici celebri medici (Ippocrate, Galeno, Fabrizio Bartoletti, Girolamo Sbaraglia, Marcello Malpighi, Carlo Fracassati, Mondino de’ Liuzzi, Bartolomeo da Varignana, Pietro d’Argelata, Costanzo Varolio, Giulio Cesare Aranzio, Gaspare Tagliacozzi) e in alto venti dei più famosi anatomisti dello Studio bolognese.
Musei di Bologna
Forse non è proprio il tour ideale da fare a Bologna in due giorni, ma in città ci sono tante opportunità per visite ai musei cittadini.
I Musei universitari sono una testimonianza importante per comprendere la lunga tradizione accademica di Bologna, non a caso chiamata la ‘Dotta’ per questa sua vocazione secolare.
Il Sistema Museale di Ateneo (SMA) si sviluppa tra le vie della zona universitaria di Bologna ed è composto da 14 musei che ospitano collezioni che spaziano dalla storia alla scienza, dall’arte all’archeologia.
Tra i principali musei di Bologna figurano:
- Museo per la Memoria di Ustica: dedicato alla tragedia del volo Itavia DC-9 che si schiantò vicino a Ustica nel 1980. L’esposizione include pezzi del relitto dell’aereo e opere d’arte contemporanea che esplorano temi di perdita e memoria.
- Museo di Palazzo Poggi: Situato nell’area universitaria, il Palazzo Poggi ospita la collezione dell’Istituto di Scienze, una serie di sale tematiche e il museo della Specola.
- Museo Civico Archeologico nel Palazzo Galvani del XV secolo: contiene reperti archeologici, tra cui una notevole collezione egizia.
- Museo della Storia: un’immersione nella storia con mostre che vanno dall’epoca etrusca fino ai giorni nostri.
- Museo Civico Medievale: ospita una ricca collezione di opere d’arte e reperti che risalgono al Medioevo e al Rinascimento.
I musei più importanti all’interno del SMA:
- Museo di Antropologia
- Museo di Astronomia
- Museo di Fisica
- Museo di Geologia e Paleontologia
- Museo di Anatomia Comparata
- Museo di Zoologia
- Collezione di Chimica
- Museo di Mineralogia “Luigi Bombicci”
- Orto Botanico ed Erbario
Via dell’Indipendenza
Via dell’Indipendenza è una delle strade più importanti di Bologna, costruita alla fine del XIX secolo, che collega Piazza Maggiore alla Stazione Centrale.
Uno degli elementi distintivi di Via dell’Indipendenza sono i suoi portici, una caratteristica architettonica tipica di Bologna, apprezzatissimi da tutti per dare riparo in qualsiasi condizione climatica.
Uno dei punti di riferimento culturali più importanti lungo Via dell’Indipendenza è il Teatro Arena del Sole. Nato nel 1810 come teatro all’aperto, l’Arena del Sole oggi è un teatro stabile che ospita una varietà di spettacoli, tra cui opere teatrali, concerti e performance di danza.
Via dell’Indipendenza passa attraverso Piazza VIII Agosto, una piazza importante che ospita un mercato all’aperto e vari eventi durante tutto l’anno.
Casa di Lucio Dalla
Nella centralissima Via d’Azeglio, a due passi da Piazza Maggiore, si trova la casa del famoso cantautore Lucio Dalla, che si può visitare con una visita guidata.
Chi l’ha vista, ne ha potuto respirare lo spirito che ha sempre caratterizzato e animato l’artista apprezzato in tutto il mondo per la sua natura eclettica e poliedrica.
Lucio, innamorato della sua Bologna, è stato un cantautore sì, ma anche attore e regista, appassionato di pittura e scultura, del cinema e del teatro, della fotografia e della poesia.
Parco della Montagnola
A pochi passi dalla stazione centrale, si trova il Parco della Montagnola, il più antico di Bologna (1805), con una lunga storia come luogo destinato a eventi, spettacoli, giochi e competizioni sportive.
Al parco si accede da diversi ingressi, due di questi si affacciano su Piazza XX Settembre e Piazza 8 Agosto.
Il parco ospita sculture e monumenti, tra cui una fontana e un laghetto, anche se alcuni potrebbero essere in fase di manutenzione o restauro.
Complesso Monumentale di San Michele in Bosco
Il Complesso Monumentale di San Michele in Bosco è un imponente complesso architettonico su una collina che domina Bologna, con una vista panoramica spettacolare sulla città e sulla pianura.
Il complesso comprende la Chiesa di San Michele in Bosco e l’adiacente ex-convento degli Olivetani, ora sede dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, nonché esempio straordinario di architettura rinascimentale e barocca, con affreschi, sculture e opere d’arte risalenti a oltre quattro secoli fa.
La chiesa, dedicata all’arcangelo Michele, è un capolavoro del tardo Rinascimento italiano, con decorazioni barocche al suo interno. Il campanile, alto 42 metri, visibile da molti punti della città, risale al 1521.
È dal parco circostante, noto come Parco di San Michele in Bosco, che si può vedere tutta Bologna.
Santuario della Madonna di San Luca
Il Santuario della Madonna di San Luca, uno dei simboli religiosi più rappresentativi della città, è un luogo di culto dedicato alla Vergine Maria che si trova sulla collina di San Luca, raggiungibile dal portico di San Luca, che inizia da Porta Saragozza nel centro città, ed è considerato il più lungo del mondo.
La storia del santuario risale al 1100 d.C. secondo alcune fonti che testimoniano l’esistenza di un eremo su questo colle dove si era stabilito un eremita di nome Eutimio proveniente da Costantinopoli, il quale portò con sé una tavola di cedro con un’immagine della Vergine dipinta in stile bizantino antico.
Nel 1149, l’eremo passò a due sorelle, Azzolina e Bice, figlie di Rambertino di Gherardi di Guezo, poi raggiunte da altre giovani votate alla vita di preghiera.
L’edificio, a pianta circolare con brevi bracci a croce greca, ha una sola navata e un grande tamburo che sorregge la cupola maestosa.
All’interno del santuario sono presenti dipinti della Scuola seicentesca bolognese, opere di artisti come Guido Reni, Vincenzo Bigari, Giovanni Viani, Nicola Bertoni e altri locali.
Mercato di Mezzo
Il Mercato di Mezzo, nel cuore di Bologna, è un mercato storico coperto che risale al Medioevo, per secoli un centro di commercio e di tradizione gastronomica. Dopo l’Unità d’Italia, è diventato il primo mercato coperto della città. Oggi è un punto di riferimento, uno spazio moderno dove è possibile acquistare o consumare sul posto tipici prodotti enogastronomici e i piatti di eccellenza, tra cui le famose specialità locali come i tortellini.
Il mercato è organizzato su tre piani e offre una varietà di bancarelle e negozi che vendono alimenti freschi, tra cui frutta e verdura, carne e pesce, formaggi e salumi, e prodotti pronti da mangiare.
Il Mercato di Mezzo ospita spesso anche eventi di degustazione e incontri, rappresentando una meta molto popolare sia per i residenti locali sia per i turisti.
Cosa fare a Bologna
Bologna offre molto. La città è giovane sebbene abbia tradizioni secolari, come abbiamo visto. Ma sarà forse anche per la sua anima da “dotta”, se viene identificata come una delle città più attraenti per i giovani che scelgono di vivere, studiare e lavorare qui.
Ma Bologna è anche altro. Per esempio è sotterranea. E ti fa fare un affascinante viaggio attraverso la sua storia nascosta, tra la rete di canali e i reperti archeologici, i fiumi coperti e i rifugi antiaerei.
Ecco cosa puoi vedere nella Bologna sotterranea:
- Canale di Reno: È uno dei canali più antichi di Bologna, che una volta alimentava i mulini della città e contribuiva al suo sviluppo industriale. Oggi è possibile fare visite guidate lungo il canale per scoprire la sua storia e la sua importanza per la città.
- Bagni di Mario: Questa struttura sotterranea era un tempo parte del sistema idrico della città. Anche se non è aperta al pubblico senza prenotazione, le visite guidate offrono l’opportunità di esplorare questo sito storico.
- Scavi della Sala Borsa: Sotto la moderna biblioteca di Bologna, gli scavi della Sala Borsa rivelano le fondamenta di un’antica città romana. Questo sito archeologico offre uno sguardo affascinante sulla vita nella Bologna romana.
- Rifugi antiaerei: Durante la Seconda Guerra Mondiale, molti rifugi antiaerei furono costruiti sotto la città per proteggere la popolazione dai bombardamenti. Alcuni di questi sono ancora accessibili e offrono una testimonianza toccante di questo periodo della storia.
- Torrente Aposa: Questo antico torrente, ora interamente coperto, scorreva un tempo attraverso il centro di Bologna. Sebbene attualmente sia chiuso per restauri, offre un altro esempio affascinante del passato sotterraneo della città.
A Bologna puoi anche girare tra le strade più interessanti per scoprire la caratteristica street art in questi punti: Via Zamboni 38 (il murales di Luis Gutierrez); Via del Pratello, peraltro zona giovane con tanti locali, e con tanti murales firmati da artisti noti (Bisser, About Ponny, Alice, Andrea Casciu, Ericailcane, MP5, Psiko, Guerrilla SPAM); due enormi opere realizzate da Lokiss e Rae Martini, si trovano a Largo Caduti del Lavoro.
In periferia poi si concentrano diverse opere di street art che occupano interi edifici, conosciute a livello internazionale. Qui è possibile fare un tour tra Via San Donato 52, Via Del Lavoro 3 e al civico 18.
Infine, c’è un altro aspetto importante di Bologna, nota soprattutto per la sua rinomata tradizione enogastronomica. Tortellini, mortadella, i vini dei Colli Bolognesi, ecc. Sì, Bologna è anche questo!
Chi viene da queste parti, se ne va con un piacevole ricordo di Bologna la “Grassa”, nel cuore per la sua tavola squisita. Al punto che una delle attività turistiche più amate qui sono i corsi di cucina con le storiche “sfogline”.
Le “sfogline” sono le donne che da generazioni preparano a mano la pasta fresca a Bologna e in tutta l’Emilia-Romagna. Con un’immersione in questa tradizione si impara a fare la pasta all’uovo, le tagliatelle, i tortellini e altri piatti tipici bolognesi.
L’Emilia-Romagna è famosa anche per i suoi vini, tra cui il Lambrusco e il Pignoletto. Partecipare a un wine tour ti porta dentro alcune delle migliori cantine della zona, per conoscere i produttori di vino locali e degustare una varietà di vini accompagnati da deliziosi antipasti locali.
Anche i mercati cittadini come il Mercato delle Erbe e il Mercato di Mezzo sono itinerari presi d’assalto da chi cerca i prodotti freschi locali o anche del buon street food da assaggiare.
Enogastronomia
E a proposito di cibo… non lasciare Bologna se non hai assaggiato alcune delle migliori specialità locali:
- ragù alla bolognese
- le tagliatelle
- i tortellini
- le lasagne verdi
- la cotoletta alla bolognese detta anche Cotoletta Petroniana in onore di San Petronio, il santo patrono di Bologna.
- i taglieri di salumi e formaggi tipici.
- le tigelle ripiene
Ora che sai a Bologna cosa vedere in 2 giorni, non ci resta che augurarti un buon viaggio in Emilia Romagna! E ricorda che, con Italia Delight, puoi prenotare esperienze e viaggi enogastronomici, anche personalizzati. 😍
Foto copertina: bianca-ackermann-unsplash
Foto in evidenza: cristiano-pinto-unsplash
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