Se vuoi visitare i castelli valdostani, seguimi nella lettura! Ecco la guida completa per scoprire i meravigliosi castelli della Valle d’Aosta fra scenari da fiaba, storia e natura.
La Valle d’Aosta è costellata da decine e decine di castelli e antiche residenze nobiliari. Addirittura sembrano essere più di 130!
Molti castelli della Valle d’Aosta risalgono al Medioevo, al Rinascimento, fino ai più recenti dei primi anni del 1900, costruiti con funzione di difesa, arroccati in cima a prorompenti rilievi o a dolci colline.
Perché visitare i castelli della Valle d’Aosta?
Visitare un castello valdostano è una parte essenziale di un tour per scoprire e conoscere questa regione dai panorami mozzafiato.
Molti castelli possono essere visitati anche internamente ed alcuni castelli in Valle d’Aosta ospitano mostre ed eventi che assumono un fascino in più in questi ambienti storici. Ti consiglio di verificare sempre i castelli aperti, prima di recarti sul posto.
Di seguito troverai i castelli valdostani più belli, che ti consiglio di visitare. Hai già preparato la mappa? Così puoi annotare tutti i castelli della valle d’Aosta che si trovano vicino al tuo itinerario.
La Valle d’Aosta ti affascina? Parti per un viaggio di 4 giorni fra castelli e gusto!
1. Castello Savoia a Gressoney-Saint-Jean
Alcuni castelli valdostani sono costruiti in posizioni strategiche per poter difendere i borghi circostanti, altri invece sorgono in luoghi semplicemente splendidi alla vista.
Quest’ultimo è il caso del Castello Savoia nel belvedere ai piedi del Colle della Ranzola, da cui si gode lo spettacolo immenso della vallata fino ai ghiacciai. Questo castello è stato la residenza estiva della Regina Margherita di Savoia.
Il castello presenta tutti gli arredi originali e per preservare la pavimentazione i visitatori devono indossare i calzari. La struttura progettata dall’architetto Emilio Stramucci con decorazioni di Carlo Cussetti e intagli del soffitto a cassettoni e degli arredi in legno di Michele Dellera presenta uno stile medioevale e si snoda su tre piani, più i sotterranei.
Di questi è possibile visitare il piano terra e il primo piano. Il piano terra ospita un altare utilizzato per le cerimonie religiose, la sala da pranzo con camino maestosamente decorata e una veranda semicircolare che offre una vista mozzafiato sulla vallata. In ultimo si arriva alla sala hobby dove è custodito un biliardo originale.
Come nelle comuni fantasie per accedere al secondo piano, chiamato piano nobiliare, un atrio conduce a un imponente scalone a chiocciola in legno intagliato con decorazioni di grifoni e aquile.
Un consiglio: non ti affrettare a salire le scale! Nell’atrio volgete lo sguardo al soffitto. Qui troverai una scritta: “Hic manebimus optime” che significa “Qui staremo benissimo”. È una frase ripresa dalla Storia Romana di Tito Livio che la attribuisce a un centurione all’epoca del Sacco di Roma e che simboleggia il voler rimanere nella città.
Il piano nobiliare ospita le stanze dove alloggiavano il padre spirituale, che seguiva sempre la famiglia negli spostamenti, il Re Umberto I, il suo successore Umberto II (ultimo re d’Italia) e la Regina Margherita più un piccolo boudoir.
È interessante soffermarsi a guardare le fotografie della famiglia reale esposte nelle stanze e gli arredi che esprimono a pieno il gusto della regina.
2. Forte di Bard
Solo dal 2006 il Forte di Bard è stato aperto alle visite ed è forse fra i castelli della Val d’Aosta quello più moderno con servizi come bar, ristorante, sale per le conferenze e perfino un albergo. Grazie a ciò può ospitare grandi eventi, mostre d’arte antica e moderna e mostre fotografiche. Nel cortile esterno spesso nel periodo estivo si tengono concerti e rappresentazioni teatrali.
Permanentemente ospita tre percorsi museali visitabili:
- Il museo delle Alpi
- Alpi dei ragazzi
- Le prigioni
3. Castello di Sarre
Questo castello, dal nome completo “Castello Reale di Sarre”, era appunto proprietà del Re Vittorio Emanuele II di Savoia. Fra i castelli in Valle d’Aosta, era la sede prediletta per le spedizioni del sovrano verso i territori che ora fanno parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Successivamente, fu utilizzata come dimora di villeggiatura. Tante sono le opere, i trofei di caccia e i quadri che ne arricchiscono le sale.
La Galleria, il Salone e le raffigurazioni degli avvenimenti principali che hanno caratterizzato la dinastia sabauda nel XX secolo rendono molto affascinante la visita alla dimora reale.
4. Castello di Saint Pierre
Fra i castelli della Valle d’Aosta, il Castello di Saint Pierre è senza dubbio fra i più simbolici. Con la peculiare forma dei castelli valdostani antichi, è stato ristrutturato incentivando ancor di più l’immaginario fiabesco che richiama.
Il castello, appartenuto alla famiglia de Sancto Petro da cui prende il nome, è arroccato sopra il paese e presenta il nucleo centrale residenziale, la cinta muraria e la torre.
Oggi il Castello di Saint Pierre ospita il Museo regionale di scienze naturali della Valle d’Aosta.
5. Castello Sarriod de la Tour
Questo maniero medioevale sorge dalla parte opposta del borgo rispetto al Castello di Saint Pierre, (sempre nel comune di Saint Pierre) in una pianura che termina a strapiombo sulla Dora Baltea.
Il castello in realtà è un insieme di edifici di epoche diverse appartenuti alla famiglia Sarriod de la Tour, riuniti da una cinta muraria. Qui si può ammirare la tipica struttura medievale dei castelli valdostani: il donjon (o dongione) è l’elemento principale, una torre fortificata che veniva probabilmente utilizzata come rifugio in caso di invasione.
Da visitare la Cappella con gli affreschi del Duecento e la “Sala delle teste” dove ti sorprenderanno le originali decorazioni intagliate nel soffitto ligneo che rappresentano facce buffe, insolite e poco pudiche.
6. Castello di Fénis
La particolarità di questo castello è che non sorge a protezione di un borgo o in cima ad una sporgenza rocciosa. La struttura presenta tutti i canoni per essere stata utilizzata dalla famiglia Challant- Fénis come sede di rappresentanza.
Il castello di Fénis ha una pianta pentagonale, che ha probabilmente inglobato tutte le strutture presenti anticamente. Esibisce quattro torrette circolari ed una torre principale a pianta quadrata. Ulteriori torrette collegano una doppia cinta di mura, derivante da interventi successivi, che serviva soprattutto ad impressionare la popolazione.
Il castello di Fénis rimane uno dei principali castelli valdostani meta delle visite turistiche.
7. Castello Ussel
Questo castello segna l’ultima tappa evolutiva del tramutarsi dell’architettura medioevale. I castelli valdostani sono caratterizzati da stili vari e raffinati. Si può dire che questo maniero è al centro tra il classico castello medioevale di Fénis e il Castello di Verres, rigido e spoglio.
Anche qui, parte dell’opera è dei Challant e parte dei Savoia. Successivamente la struttura fu utilizzata come prigione. Grazie alle restaurazioni, oggi è possibile visitare il castello ed è stato adibito un percorso pedonale per ammirare la piana di Châtillon con tutti i suoi edifici storici.
8. Castello di Verrès
Il castello di Verres, come abbiamo detto, si presenta come una rocca spoglia e imponente, alquanto suggestiva. La sua forma attuale deriva da una ristrutturazione del XIV secolo da parte di Ibleto Challant, un nobile di spicco che diede al castello un carattere più moderno, forse più militare di forma quadrata.
È interessante vedere come, struttura dopo struttura, l’architettura dei castelli della Valle d’Aosta si è modificata.
9. Castello di Issogne
Dal Castello di Verres attraversando il fiume Dora Baltea, lo stile cambia totalmente: arriviamo, infatti, al rinomato Castello di Issogne dallo stile prettamente rinascimentale.
Inizialmente proprietà del vescovo d’Aosta, è successivamente passato in mano alla famiglia Challant di cui affreschi presenti nelle stanze raccontano la storia.
La forma a ferro di cavallo odierna nasce da una ristrutturazione per volere di Giorgio di Challant che unificò le varie strutture per dare vita ad un castello, che nel 1500 visse gli anni dello splendore ospitando ospiti illustri. Successivamente iniziò il declino a causa dell’eredità contesa e della decadenza della nobile famiglia degli Challant.
Solo nel 1872 il pittore Vittorio Avondo arrestò questa discesa acquistando uno fra i più bei castelli della Val d’Aosta, proprio il Castello di Issogne, riarredandolo con mobili originali o copie di mobili d’epoca, cercando di non snaturare lo stile anticamente acquisito.
La leggenda di un fantasma aleggia nel Castello di Issogne: ha il nome Bianca Maria e si dice passeggi al chiaro di luna tenendo la testa mozzata nelle mani chiedendo di pregare per lei. Dovrebbe essere la prima moglie di Renato di Challant che fu punita per i suoi ripetuti tradimenti con la decapitazione.
Nella visita guidata potrai ammirare nel cortile interno la splendida fontana del melograno, dal profondo significato per la famiglia Challant, le lunette del porticato che rappresentano scene di vita quotidiana e le più importanti sale del castello.
10. Castello Gamba
È uno dei più moderni castelli in Valle d’Aosta. Risale ai primi anni del ‘900 e fu costruito su commissione di Charles Maurice Gamba, marito della figlia del conte Christin d’Entrèves.
Qui puoi trovare un’esposizione di arte moderna e contemporanea che dà vita a più di 150 opere di una collezione regionale che raccoglie dipinti, sculture e raccolte fotografiche dall’Ottocento ai giorni nostri.
11. Castello di Introd
Parliamo di una struttura molto semplice: un mastio dalla base quadrata con una cinta muraria che lo circonda, risalente al XII secolo con ampliamenti della struttura nei secoli successivi.
Oggi il castello non è della regione, come quasi tutti gli altri castelli della Valle d’Aosta, ma è proprietà dei conti Caracciolo di Brienza che però hanno ceduto in comodato d’uso la parte visitabile al comune di Introd.
Le visite sono gestite dalla Fondation Grand Paradis che ha pensato ad un progetto interattivo che ruota intorno ad un documento ritrovato nel castello: la bolla papale che autorizzava il matrimonio tra Chaterine de Challand e Pierre Sarriod d’Introd, di cui il castello espone l’originale.
Elementi virtuali e sonori fanno ripercorrere la storia del castello e dei suoi personaggi.
12. Castello Baraing
Cambiando stile, il Castello Baraing è puramente neogotico e sorge su una rupe che sovrasta il borgo. È stato commissionato dal dottor Pietro Annibale Baraing, figura importante della fine del 1800 di Pont-Saint- Martin. Il castello in passato è stato la sede del Municipio e ora ospita la sede della Comunità Montana Mont Rose.
13. Castello di Aymavilles
Al centro dell’omonimo paese sorge il castello di Aymavilles posato su un rilievo morenico.
Il corpo centrale è la parte più antica dell’edificio a cui sono state aggiunte, nel Trecento, le quattro imponenti torri cilindriche. L’aspetto barocco degli interni risale alle modifiche adottate dal barone Giuseppe Felice di Challant, che eliminò le strutture difensive e militari per esaltarne la bellezza.
Ti consiglio di controllare se è visitabile prima di metterti in macchina perché negli ultimi anni per i diversi restauri il castello è rimasto chiuso al pubblico.
14. Castello di Cly
Nel comune di Saint Denis sorge un castello dalla funzione puramente difensiva. Domina incontrastato sulla vallata trovandosi ad un’altezza di circa 780 metri ed è un edificio semplice, primitivo, con il classico elemento centrale del mastio a pianta quadrata.
Interessante l’origine del sito, di cui sono stati scoperti resti dell’epoca preistorica e romanica come mostrano i ruderi di una piccola cappella romanica dedicata a San Maurizio.
15. Castello Vallaise di Arnad
Il castello è stato costruito nel XVII secolo dalla famiglia Vallaise. Esternamente spiccano le 2 torri quadrangolari e la suddivisione interna è di tre piani maestosamente decorati.
Da visitare assolutamente il Salone d’Onore dove troverai raffigurate dieci località, un tempo appartenute alla famiglia del castello. Nel giardino è presente la Cappella dedicata a San Giuseppe, Sant’Antonio e alla Vergine Maria finemente decorata in stile barocco.
Non solo castelli in Valle d’Aosta!
1. Formaggi
Oltre a soddisfare gli occhi, un giro per le località e i borghi che ospitano i castelli valdostani appagherà la voglia di buon cibo.
Durante un tour dei castelli della Valle d’Aosta, non può mancare una degustazione di formaggi del territorio. La regione, infatti, è famosa per la fontina DOP: un formaggio dalla sottile crosta esterna e dall’interno elastico e fondente che al gusto scaturisce il sapore intenso dato dalla stagionatura.
Con il tour della Valle d’Aosta a tutto gusto, proposto da Italia Delight, potrai visitare il Museo della Fontina presente a Valpelline dove scoprirai i magazzini di stagionatura scavati nella roccia dove la fontina riposa per un minimo di 80 giorni.
Un altro prodotto a certificazione che non può mancare sul tuo tagliere è il Valle d’Aosta Formadzo DOP, un formaggio semi dolce se fresco e più deciso, leggermente piccante e salato, con la stagionatura. Si può trovare di varie tipologie (grasso, semigrasso, magro e misto vaccino-capra) anche con l’aggiunta di erbe aromatiche.
2. Lardo d’Arnad
La località del Castello Vallaise, che abbiamo visto poco fa, è famosa per il Valle d’Aosta Lard D’Arnad DOP. Un prodotto molto apprezzato e ottenuto dalla schiena del maiale tagliata, sgrassata e messa a maturare in antichi recipienti di castagno o rovere (chiamati doils) con sale, acqua, spezie ed erbe aromatiche.
Questo metodo di lavorazione è così antico che nelle cucine del castello di Arnad è stata rinvenuta la presenza di diversi doils. Il lardo è stagionato almeno per tre mesi dove acquista tutto il profumo e il sapore che lo caratterizzano.
Ogni anno da circa 50 anni ad agosto si tiene la festa del Valle d’Aosta Lard d’Arnad DOP chiamata “Féhta dou lar” dove in una radura con chalet in legno decorati a festa, si possono assaggiare i prodotti tipici e svolgere attività in laboratori del gusto.
3. Grappe e distillati
Il clima in Valle d’Aosta può essere molto rigido e forse per questo la regione ha sviluppato una buona tradizione di distillazione di liquori spesso ottenuti con erbe alpine. Il freddo favorisce anche la conservazione delle vinacce con cui sono prodotte delle ottime grappe.
Se vuoi visitare una piccola distilleria o conoscere altri prodotti del territorio come il prosciutto crudo Saint Marcel, il tour della Valle d’Aosta a tutto gusto fa per te!
Visita i castelli valdostani con noi!
Quattro giorni per scoprire i castelli della Valle d’Aosta e nuovi sapori della gastronomia locale. Solo l’imbarazzo della scelta, dunque, perché oltre ai castelli valdostani troverai qui anche prodotti tipici che ti stupiranno e conquisteranno ogni palato!
Ti è piaciuto l’articolo sui castelli della Valle d’Aosta? Crea il tuo viaggio su misura con l’Esperto locale di Italia Delight e parti per questa splendida regione con Italia Delight! 😉🚗
Commenti