Sciroppo di rose da scoprire: ricetta e preparazione
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Sciroppo di rose, un profumato elisir della tradizione genovese, che fa bene al cuore ma anche ai polmoni. Scopriamo la ricetta dello sciroppo di rosa!

 

Non si sa perché proprio a Genova si sia sviluppata la tradizione della lavorazione dei petali di rosa, con i quali si fanno non solo lo sciroppo di rose ma anche confetti, conserve di rose e marmellata di petali di rosa.

Fatto sta che già un testo del 1683 di Gian Domenico Peri, “Il negoziante”, cita “le confetture e le conserve di zucchero che si lavorano in Genova come le più eccellenti che si acconcino in alcun altra parte del mondo”.

Oggi a distanza di oltre 300 anni lo sciroppo è un’ eccellenza che viene ancora prodotta artigianalmente da pochi produttori in città. Per lo sciroppo di rose Genova vuol dire due su tutti: l’Antica Confetteria Pietro Romanengo (a Genova dal 1780, ha avuto un ruolo di primo piano per le origini della confetteria genovese) e l’Antica Farmacia Sant’Anna dei Frati Carmelitani Scalzi (che lo produce dal 1700).

Ma nella Valle Scrivia alle spalle di Genova la produzione dello sciroppo sta riscoprendo una nuova vita con diversi produttori, per i quali è oggi un prodotto di punta vista la forte richiesta soprattutto estera, Inghilterra e Giappone in testa.

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Cos’è lo sciroppo di rose

Conservato in bottigliette piccole e trasparenti per non nascondere quel colore rosa tenue così romantico e invitante, lo sciroppo è oggi un prodotto di nicchia valorizzato anche dal Presidio Slow Food ottenuto nel 2004 per preservare la produzione artigianale genovese dello sciroppo di rosa e differenziarlo dai prodotti industriali presenti sul mercato.

A celebrarlo, ogni anno nel secondo weekend di giugno a Busalla, la Festa della Rose organizzata dall’associazione “Le Rose della Valle Scrivia”, creata quasi 20 anni fa da Maria Giulia Scolaro anch’essa produttrice di sciroppo nella sua azienda biologica nel cuore del parco del Monte Antola.

 

Le proprietà dello sciroppo

Senza dimenticare la produzione casalinga, specie dell’entroterra ligure, che è ancora un “rito” che si tramanda di madre in figlia, non solo per le caratteristiche rinfrescanti di questo profumato sciroppo, ma per le sue proprietà taumaturgiche. Lo sciroppo di rose è un ottimo antinfiammatorio della bocca e delle prime vie respiratorie e ha doti diuretiche. Lo sciroppo è indicato anche per bambini.

E difatti il noto erborista francese Maurice Mességué, nel suo “Il mio erbario” del 1983 scrive: “L’infuso e lo sciroppo di rosa sono dei tonici fortificanti per i polmoni e svolgono un’azione tonica su tutto l’organismo: raccomando l’infuso e lo sciroppo di rose in particolar modo agli abitanti delle metropoli che sono preoccupati per le condizioni del loro apparato respiratorio, ai convalescenti e agli anziani. I bambini gracili ne trarranno un prezioso aiuto per superare certe crisi della crescita”.

Simbolo dell’amore da tempo immemore, non molti sanno che la rosa da sciroppo è una pianta dalle molte proprietà: i petali contengono vitamina C, carotene, vitamine del gruppo B, vitamina K, calcio, potassio, rame e iodio.

 

Come preparare lo sciroppo di rosa

Ma come ottenere lo sciroppo alle rose, questo elisir profumato e benefico? Innanzitutto selezionando bene il prodotto. Per lo sciroppo rose da selezionare sono soltanto quelle di qualità Damascena, Rugosa, Gallica o Muscosa centifolia (chiamata anche “chapeau de Napoléon”).

In pratica sono quei fiori dalla corolla ampia e ricca che troneggiano nelle composizioni floreali dei quadri vittoriani.

I petali devono essere di colore rosa e non rossi, perché tendenzialmente più amarognoli, e per la preparazione dello sciroppo alle rose vanno raccolti da metà maggio ai primi di giugno, quando la corolla è ben aperta.

 

Sciroppo di rose ricetta e procedimento

I petali di rosa si separano manualmente e una volta divisi vanno lasciati “a riposo” per una notte.

La ricetta dello sciroppo di rose tratta dal libro di Sergio Rossi “Sciroppo di Rose” è semplice, occorrono:

  • 1 litro di acqua
  • 1 kg di zucchero (che a piacere può essere portato fino a  1,3 Kg)
  • da 300 a 500 g di petali di rose da sciroppo
  • il succo di un limone

 

Ricetta sciroppo di rose

Il Procedimento:

  • Portare a ebollizione l’acqua, toglierla dal fuoco e versarla sui petali di rosa. Mescolare l’infuso energicamente finché tutti i petali saranno ben incorporati nel liquido.
  • Aggiungere il succo di limone. Lasciar riposare per 24 ore a temperatura ambiente.
  • Trascorso il tempo di infusione, raccogliere in un contenitore il liquido e spremere con le mani i petali fino ad ottenere una massa compatta e asciutta.
  • Filtrare l’infuso con una garza o con un setaccio.
  • Mettere nuovamente l’infuso sul fuoco. Aggiungere lo zucchero, facendolo sciogliere completamente. Portare  a bollore per qualche minuto.
  • Imbottigliare lo sciroppo di rose ancora caldo (per evitare la formazione di muffe) in contenitori asciutti e a chiusura ermetica.

 

ricetta sciroppo di rose
Sciroppo rose ricetta

 

Come usare lo sciroppo rose

Lo sciroppo di rose può sostituire lo zucchero in tè, tisane, infusi, mentre d’estate, aggiunto ad acqua e ghiaccio, è un ottimo rinfrescante.

Lo sciroppo di rosa trova inoltre spazio in svariate preparazioni dolci aggiungendolo allo yogurt, gelati, granite, panna cotta, macedonia e crêpes. Ovviamente nella cucina più ricercata e moderna lo sciroppo alle rose può essere impiegato anche in preparazioni salate, ad esempio come salsa di accompagnamento a carni come la selvaggina, o nella preparazione di paste fresche.

E difatti, durante la festa delle rose di Busalla, alcuni agriturismi della zona propongono un menù tutto a base di rose dall’antipasto al dolce.

Ma nella cocktaileria ovviamente lo sciroppo alle rose si può abbinare e sostituire in molte preparazioni di miscelati e shakerati.

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L’autore

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Laura Bullio
Classe 1969, è giornalista professionista, sommelier Fisar e responsabile delle risorse umane in una società finanziaria. Coltiva un’insana passione per l’enogastronomia e scrive di cibo, vino, annessi e connessi.

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