Visita con noi Santarcangelo di Romagna, delizioso borgo della provincia di Rimini: in questa guida scoprirai un mondo deliziosamente sospeso tra storia e futuro, da inserire subito nei tuoi itinerari!
A pochi passi da Rimini e dalle località marittime più famose del litorale romagnolo, sorge la splendida Santarcangelo di Romagna, dove la ricchezza di cose da fare e da vedere ti stupirà senz’altro.
Il borgo, infatti, seppur sia di dimensioni piuttosto contenute, è di forte impatto visivo, anche per chi viene a visitarlo per la prima volta. Si trova infatti abbarbicato sui dolci pendii del Colle Giove, un rilievo di circa 90 metri che invita alla scoperta dell’entroterra e dell’Appennino Tosco-Romagnolo.
Perché visitare Santarcangelo di Romagna? Questa cittadina, il cui nome evoca lo stretto legame con il suo patrono, San Michele Arcangelo, ti offrirà certamente più di uno spunto di visita.
Potremmo risponderti che il motivo principale sono le sue vie acciottolate, splendido ricordo dell’epoca medioevale. Oppure potremmo dirti che si tratta della sua architettura: la sua splendida rocca, i suoi archi e portali sono infatti un invito monumentale a scoprirne di più della sua storia.
Eppure, il motivo principale che secondo noi dovrebbe condurti qui è l’atmosfera che si respira. Un’atmosfera orgogliosa, di chi ha saputo conservare nel tempo le proprie caratteristiche e peculiarità. E, infatti, in qualunque momento dell’anno tu voglia scoprire Santarcangelo, vedrai che, al di là della storia, questo borgo è decisamente proiettato nel futuro.
Muri variopinti che diventano preziose tele per la street art per gli artisti di tutto il mondo, oppure oggetti di scarto del nostro tempo a cui viene data una nuova vita per creare un ritaglio di spazio utopico e dai contorni post apocalittici. E che dire di Santarcangelo dei Teatri? Uno dei più significativi eventi nel campo delle performing arts.
Se tutto ciò ti incuriosisce, lasciati condurre dal nostro itinerario alla scoperta delle migliori cose da vedere a Santarcangelo di Romagna: tra storia e un pizzico di futuro, l’incanto di questo luogo è davvero servito!
Cosa vedere a Santarcangelo di Romagna, borgo sospeso tra passato e futuro
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Visitare Santarcangelo di Romagna è un vero bagno d’arte. Tra le vie del centro, si affastellano monumenti del passato, palazzi nobiliari, zone fortificate, ma anche antiche botteghe. Non parliamo però solo di edifici e monumenti, per quanto straordinari.
Proprio questa piccola cittadina, infatti, ha dato i natali a personaggi illustri. Parliamo di Papa Clemente XIV, ad esempio, ma anche del famosissimo poeta e sceneggiatore Tonino Guerra e di suo figlio, il compositore Andrea Guerra, come pure dell’attore e comico Fabio de Luigi, per citare personalità ben più recenti.
Insomma, scoprire Santarcangelo di Romagna significa apprezzarne le infinite sfumature dell’arte, dal teatro alla street art, all’architettura. E, perché no? Anche l’arte in senso lato.
La cucina romagnola è un altro dei biglietti da visita di questa terra, così come il vino. In fondo, si dice che il vino sangiovese provenga proprio dal Colle Giove.
E che sia una leggenda o la verità, non ti resta che approfittare di un weekend, o di qualche giorno in più, per scoprire le meraviglie da vedere a Santarcangelo e dintorni.
Una passeggiata per Santarcangelo di Romagna: ecco cosa vedere!
Ogni momento dell’anno è perfetto per vedere Santarcangelo di Romagna.
Trattandosi di un borgo situato su di un colle, ti suggeriamo di lasciare la macchina in uno dei parcheggi comunali, e proseguire il tuo tour a piedi.
Ecco le cose che ti suggeriamo di non perdere. 👇
1. Piazza Ganganelli
Si tratta del cuore della cittadina. Ben riconoscibile, all’interno del suo perimetro sorge l’Arco monumentale dedicato a uno dei cittadini più illustri della città, Papa Clemente XIV. Sotto l’arco, anticamente passava la via consolare, la Via Emilia. Oggi è diventata la perfetta cornice del mercato bisettimanale, ma anche di numerosi eventi, come il Festival dei Teatri, che abbiamo già citato.
2. La Fontana della Pigna
Si trova anch’essa in Piazza Ganganelli, ma abbiamo ritenuto importante dedicarle un paragrafo a sé. Infatti, la Fontana della Pigna è una delle 4 fontane restaurate grazie ai disegni di Tonino Guerra, il poeta e sceneggiatore delle più grandi pellicole di Fellini. La pigna, che sormonta una vasca in pietra d’Istria, è simbolo di accoglienza e prosperità ed è stata ideata proprio da Guerra.
3. La Piazzetta delle Monache
La Piazzetta delle Monache è una tra le più caratteristiche del borgo e regala un meraviglioso colpo d’occhio medievale al suo visitatore. Al suo centro si trova un bel pozzo massiccio, mentre due edifici importanti sorgono sul suo perimetro: il Monastero delle Sante Caterina e Barbara e il Palazzo Cenci, sede del Museo Archeologico cittadino.
Ciò che può incuriosire, però, non è immediatamente visibile. Nel sottosuolo, infatti, si trovano due nicchie dalla struttura così elaborata da ritenere che siano state usate come luoghi di culto.
Inoltre, dettaglio di non poco conto e che, anzi, dà adito a molte considerazioni, qui si trova una sorta di effigie bronzea di una ragazza, Francesca da Polenta, conosciuta anche come Francesca da Rimini. E proprio per questa effigie, alcuni pensano che la Rocca Malatestiana, dove si è consumato il tragico destino di Paolo e Francesca, sia proprio quella di S. Arcangelo di Romagna!
4. Le Porte della Città: Porta del Campanone vecchio e Porta Cervese
Un tempo, vi erano quattro portali d’accesso alla cittadina. Anzi, bisogna immaginare che oltre a questi monumentali ingressi, erano presenti anche i rispettivi ponti levatoi.
Oggi, possiamo vedere la Porta del Campanone Vecchio che era situata in corrispondenza dell’antica torre omonima. La torre poi è crollata e, al suo posto, è stata edificata la torre campanaria che scopriremo al prossimo punto. Porta Cervese, invece, era l’antica via che portava a Cervia e alle sue saline. Per questo, era chiamata anche Porta del Sale.
5. Il Campanone
Il Campanone è una torre campanaria che, con la sua altezza di ben 25 metri, spicca nello skyline cittadino insieme all’arco di Piazza Ganganelli. Si trova in Piazza Galassi ed è stata costruita a fine Ottocento in stile neogotico, sulle rovine dell’antico campanile.
Si tratta di una delle cose più interessanti da vedere a Santarcangelo di Romagna e senz’altro ne rappresenta uno dei simboli più peculiari.
6. La Via dell’Amore
Vicolo Amaduzzi è uno dei luoghi più pittoreschi del paese, tanto da essere stato soprannominato la Via dell’Amore.
Tra le casette dai colori pastello, infatti, lo sguardo si perde tra gli scorci della piana circostante, la verdeggiante Valle del Marecchia.
7. La Rocca Malatestiana di Santarcangelo di Romagna
Ed eccoci arrivati nel cuore del borgo, la famosa Rocca Malatestiana! Viene chiamata anche Castello di Santarcangelo, ed è stata per lunghi anni proprietà della famiglia Malatesta.
Non è chiaro, però, se la sfortunata coppia di amanti cantata da Dante Alighieri nel famoso Canto V sia stata uccisa qui oppure nella Rocca di Gradara. Leggenda vuole, però, che lo spirito di Francesca si muova per le vie del borgo nelle notti di luna piena, cercando il “convento delle sepolte vive”. Qui, infatti, si dice che Concordia, figlia della coppia, si sia rinchiusa tra le mura del convento di clausura per sopravvivere al dolore.
Attualmente la Rocca è dimora privata della principessa Marina Colonna di Paliano. Il primo weekend del mese, però, è possibile richiederne la visita.
8. Le Grotte tufacee di Santarcangelo
Come abbiamo visto accennando alla Piazzetta delle Monache, molto di ciò che questa città custodisce si trova sottoterra. Anzi, una lunga e intricata rete di cunicoli sembra quasi replicare, al di sotto delle superficie, un’altra città.
Anche se spesso vengono definite “le grotte tufacee di Santarcangelo”, si tratta in realtà di ipogei, scavati dall’uomo, in un momento non ben precisato del passato di questa cittadina. Alcuni pensano che risalgano all’epoca romana, altri che fossero luoghi scavati semplicemente per essere adibiti a cantine. Ciò che è certo è che, durante la Seconda Guerra Mondiale, questi ipogei sono stati utilizzati come rifugio antiaereo.
Oggi è possibile vedere queste grotte grazie ad un percorso guidato, richiedibile anche allo IAT di Santarcangelo.
9. La Pieve di San Michele Arcangelo
La Pieve di San Michele Arcangelo è una delle più importanti del territorio e si trova a circa un chilometro dal centro storico. Si tratta di una pieve bizantina risalente al VI secolo e che, assai probabilmente, poggia sulle rovine di un antico tempio pagano.
Perché visitarla? Molti ritengono si tratti della chiesa più antica di tutta la provincia di Rimini.
Quando a metà Settecento viene soppressa la parrocchia che faceva riferimento a questa chiesa, si costruisce la Chiesa Collegiata, con lo splendido organo tuttora funzionante, che puoi visitare nel centro della città.
10. La Stamperia artigiana Marchi
Questa è una delle tappe imperdibili in un viaggio che includa non solo S. Arcangelo, ma anche l’intera Romagna. Si tratta infatti di una delle botteghe più antiche di questa zona!
Questa pregevole Stamperia, aperta all’inizio del Seicento, è una bottega artigiana in cui vengono realizzate ancora oggi le tradizionali stampe romagnole a ruggine su stoffa. Al suo interno, inoltre, è custodito l’unico Mangano esistente al mondo. Non sai di cosa si tratta? È un macchinario utilizzato per la stiratura dei tessuti.
La bottega è aperta alla visita, nel corso della quale potrai senz’altro capire di più sul suo funzionamento.
11. L’antica pescheria comunale
A Sant’Angelo di Romagna si trova anche la più antica pescheria di tutta la provincia di Rimini ancora attiva.
All’interno dell’edificio realizzato a inizio Ottocento da un cittadino del luogo, puoi infatti tuttora acquistare il pesce fresco. In tempi più recenti, la pescheria ospita anche punti vendita di prodotti locali, regalando un pittoresco scenario di vita quotidiana.
12. Mutonia, la Mutoid Waste Company
Te ne abbiamo accennato in apertura, come uno dei luoghi più creativi del paese, e ora è venuto il momento di parlartene nello specifico.
Mutonia, infatti, come idea, è nata già negli Anni Ottanta, ma la prima comunità si trasferisce a Sant’Angelo di Romagna solo nel decennio successivo, quando crea sulle sponde del fiume Marecchia il villaggio di Mutonia.
Anche se la cosa migliore da fare per capire di più su questa comunità è visitarla, qui possiamo dire che l’intento fondante è una nuova interpretazione del legame dell’uomo con la natura, e di un riciclo creativo dei materiali e degli oggetti di scarto. Le performance di questa comunità sono spesso presentate durante il Festival dei Teatri, ma sono state anche proposte in occasione delle Paralimpiadi del 2012.
I Musei da vedere a S. Arcangelo
Tra le cose da vedere a Santarcangelo di Romagna non possiamo non menzionare i suoi musei. Questo perché i musei di questo borgo della provincia di Rimini sono di alto livello e soprattutto presentano delle collezioni a dir poco sui generis.
Te ne proponiamo 4.
1. Il Museo del Bottone
All’interno del Museo del Bottone di Santarcangelo in Romagna si trova un’eccezionale collezione di 8.500 bottoni.
L’immane lavoro che è stato fatto è di cercare di raccontare la storia del borgo proprio attraverso questi oggetti di uso quotidiano. Il museo è diviso in 3 settori e, oltre a ricalcare le diverse epoche storiche, presenta i bottoni, i loro materiali, e il motivo per il quale sono stati selezionati.
2. Il Musas
Tra i musei che presentiamo in questa guida a Santarcangelo, sicuramente questo è uno dei più tradizionali: infatti, il Musas è il museo storico e archeologico locale.
Anche questo museo, però, si presenta in modo diverso. Da un lato, cerca di mostrare la straordinarietà del lavoro manuale nelle botteghe del territorio; dall’altro, invece, cerca di valorizzare la creatività del popolo romagnolo. Una visita imprescindibile per conoscere la storia di questa zona sin dall’epoca romana!
3. Il Met, Museo Etnografico
Se vuoi conoscere di più del popolo romagnolo, delle sue tradizioni, delle arti e dei mestieri, senz’altro la visita al Museo Etnografico di S. Arcangelo è d’obbligo.
Il percorso museale, infatti, ti invita alla scoperta delle simbologie, delle superstizioni, delle conoscenze e dei mestieri del popolo contadino romagnolo, anche attraverso macchine e oggetti d’epoca.
4. Il museo dedicato a Tonino Guerra
Non potevamo non citare il museo dedicato al celebre sceneggiatore e poeta. A Tonino Guerra, infatti, Santarcangelo di Romagna dedica vie, fontane e anche un intero percorso museale.
Il museo è piccolo ma essenziale per poter entrare all’interno dell’estro creativo di Guerra, attraverso la visione di quadri, arazzi, ceramiche e sculture.
Cosa vedere nei dintorni di Santarcangelo in Romagna?
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E se il paese in sé è un vero gioiello di cose da vedere, anche i dintorni di Santarcangelo in Romagna non sono meno eccezionali. Ci troviamo infatti in una zona ricchissima di stimoli e spunti che saranno assai difficili da condensare in poche righe.
Se vuoi lasciarti incantare da nuovi borghi medioevali, ti suggeriamo senz’altro Poggio Torriana, collocato su uno sperone roccioso che guarda il mare, a circa 10 km da S. Arcangelo. Oppure, a circa 15 km, il borgo di Montebello, anch’esso su una rocca popolata dalla leggenda di un fantasma, il borgo di Verucchio, soprannominato la Culla dei Malatesta e San Leo, annoverato tra I Borghi più Belli d’Italia.
Se invece vuoi dedicarti al mare, o ad attività con i bambini, qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta: i borghi e le città della riviera, come Cesenatico, Rimini, Riccione e Cattolica sono tutte a meno di un’ora d’auto da qui, così come la splendida Cesena, che dista non più di mezz’ora.
Infine, se desideri fare una gita più impegnativa, perché non dedicarti alla scoperta di San Marino? Si trova a soli 20 km da Sant’Angelo di Romagna! In alternativa, ti suggeriamo di fare una capatina nelle Marche e visitare la magnifica Urbino.
Cosa fare a Santarcangelo di Romagna
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Oltre alla visita di tutti i luoghi, i monumenti e i musei che ti abbiamo descritto, questo borgo merita davvero un’attenzione in più per le incredibili cose da fare.
Potremmo infatti citare lo shopping tra le storiche botteghe del centro: abbiamo infatti visto la ben nota Stamperia, ma in realtà tutto il borgo è un pullulare di magnifici negozi in cui potersi addentrare nella creatività e laboriosità locale.
E come non citare i numerosi ristoranti, enoteche e trattorie che invitano ad apprezzare la tipica cucina romagnola? Come ben sappiamo, questa cucina è nota in ogni dove nel mondo per le sue piadine, i passatelli, ma anche il tipico squacquerone.
E non renderemmo giustizia a questo borgo se non ti menzionassimo l’opportunità di fare degustazioni oppure di partecipare a veri e propri corsi di cucina.
D’altro canto, ti abbiamo già ventilato l’idea che il Sangiovese sia un vino nato proprio tra queste dolci colline. Come rinunciare a una visita alle cantine, magari sotterranee, o a un’opportunità di assaggio e degustazione?
Per non parlare, infine, della qualità sopraffina dell’olio extravergine che viene prodotto in questa zona. Sicuramente da provarne la bontà in uno degli oleifici o frantoi del territorio, o anche comodamente seduti in uno dei ristoranti locali.
Gli eventi di Santarcangelo
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Ti abbiamo accompagnato per le vie del centro, tra viuzze, stradine e piazze. Molte di queste zone sono teatro di numerosi eventi, come la famosa Piazza Ganganelli.
Se la visiti l’11 Novembre, assisterai a una celebrazione assai curiosa della Festa di S. Martino. Si organizza infatti la Festa dei Cornuti, un termine scherzoso per designare gli uomini traditi dalle loro compagne. Con l’occasione si appende un grande paio di corna proprio sull’Arco di Papa Clemente!
Più famoso, invece, anche a livello europeo, è il Festival dei Teatri, organizzato durante tutto l’arco dell’anno, in un ciclo continuo di eventi, seminari e performance di arte, danza e teatro disseminate per tutto il territorio cittadino. Ad esempio, puoi vedere esibizioni nella piazza principale, ma anche nello Sferisterio, l’area sottostante le mura.
Ci auguriamo che questo itinerario ideale alla scoperta delle cose da vedere a Santarcangelo ti abbia dato ispirazione per il prossimo viaggio in Emilia-Romagna! 😉
Foto copertina: davide-ragusa-unsplash
Foto in evidenza: dario-veronesi-unsplash
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