Esploriamo il Monferrato, una delle mete più apprezzate per trascorrere una vacanza completa di tutto: arte, storia, natura, svago, eventi e specialità enogastronomiche.
In questa regione storica del Piemonte vivono indisturbate colline, pianure e distese di vigneti che danno vita ai famosi vini piemontesi, conosciuti in tutto il mondo. Grazie alla sua posizione geografica, al clima favorevole e alla presenza di terreni adatti, il Monferrato è terra di vini pregiati come il Barbera, il Dolcetto e il Grignolino.
Ma dove siamo esattamente? Il Monferrato si trova in Piemonte, tra le province di Asti e Alessandria, si estende da Casale Monferrato fino all’Appennino ligure, al confine con Genova e Savona.
Questo meraviglioso territorio, che incanta tanto noi italiani quanto i turisti stranieri, si distingue nelle zone di Basso Monferrato o Monferrato Casalese, Basso e Alto Monferrato Astigiano, e Alto Monferrato di Acqui Ovada e Gavi.
Per quali motivi è così conosciuto e amato il Monferrato? Bè, il primo pensiero non può che andare alla sua vocazione vitivinicola di fama mondiale, oltre che per la sua cucina. Ma non solo.
È in questo bellissimo angolo di mondo, infatti, che si trovano antichi castelli, torri e borghi medievali, centri storici puntellati di chiese e abbazie. Monumenti civili e religiosi che testimoniano una storia ricca di vicende dalle tracce indelebili. La storia rimane malgrado lo scorrere del tempo e il turn over dell’umanità, ed è emozionante riviverla per sancirne l’immortalità. Territori come questo del Monferrato, almeno una volta nella vita vanno visitati.
Non a caso sono spesso anche quelli premiati dalle istituzioni preposte alla valorizzazione storica e culturale. L’UNESCO ha inserito nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità, il Monferrato, Langhe e Roero, nel 2014.
In Monferrato cosa vedere, per un soggiorno pieno di stimoli?
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Il Monferrato è una meta turistica tra le più interessanti del nostro paese. Consigliamo di visitarla in primavera o in autunno, quando il clima è più temperato ed è possibile fare più esperienze e girare piacevolmente.
Anche perché si sappia che il Monferrato è una di quelle “dimensioni” in cui si può sperimentare il vero turismo slow o turismo lento, dove peraltro si presta molta attenzione al sistema di vita ecosostenibile. Ci si rilassa dai ritmi frenetici e si entra in un mood scandito dai piaceri più semplici, ma anche più intensi.
In questa guida puoi trovare un itinerario completo per esplorare tutte le località più belle del Monferrato e per conoscere tutte le attività che si possono fare, dalle degustazioni alle escursioni, alle visite nei centri storici con i loro monumenti.
Visitare il Monferrato
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1. Bio Albero di Casorzo
In provincia di Asti, lungo il Sentiero del Malvasia, a metà strada tra Casorzo e Grana Monferrato, si trova questo doppio albero davvero molto particolare, se non hai mai visto nulla di simile prima d’ora.
Anche noto come “albero ospite”, si caratterizza per essere un albero che ne ospita uno di specie diversa: in pratica un ciliegio che è nato sopra un gelso, diventando così oggetto di ricerca e ammirazione da parte di botanici, appassionati di natura e amanti della fotografia.
2. Gli infernot
Visitare il Monferrato vuol dire anche immergersi nelle sue cantine sotterranee. Se vieni da queste parti, non puoi perderti la visita agli infernot, sparsi per tutti i borghi del Monferrato. Sono le antiche cantine sotterranee risalenti all’Ottocento, scavate nella pietra da cantoni.
La parola “infernot” deriva dal dialetto piemontese e significa “inferno”, in riferimento alla profondità in cui sono situate queste cantine, ovvero a diversi metri sotto terra.
La loro particolarità è il tipo di roccia sedimentaria con la quale sono costruite, che garantisce l’ambiente ideale per conservare il vino, grazie alla temperatura fresca, all’umidità elevata e all’assenza di luce.
3. Cella Monte
Nel nostro itinerario non può mancare una visita a Cella Monte, il piccolo borgo tra le colline del Monferrato Casalese, in provincia di Alessandria, annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”.
Ecco qui per esempio si possono visitare gli infernot delle Aziende vitivinicole e delle strutture ricettive.
Un giro in paese porta alla scoperta di antiche chiese e palazzi maestosi. Tra le prime, da non perdere la chiesetta romanica di San Quirico e Giulitta dei primi anni del ‘600, riconoscibile per la sua particolare facciata in mattoni e per le due colonne con le due nicchie.
Nei pressi si trova Palazzo Volta, in Piazza Vallino, dove ha sede l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni (ingresso gratuito).
Ma Cella Monte è famosa anche per due eventi molto sentiti: la “Sagra del Tartufo Bianco in Valle Ghenza” (a novembre) e “Le Colline sono in fiore”, la ricorrenza annuale del Riconoscimento UNESCO.
Per gli amanti delle escursioni, invece, si possono percorrere alcuni sentieri a piedi, in bicicletta e a cavallo: “L’anello di Cella Monte”, “Dipinti, rose e vigne” e “Vigneti e infernot”.
4. Sacro Monte di Crea
Il Sacro Monte di Crea è uno dei nove Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia inclusi nella lista dei patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Si trova nel Parco Naturale del Sacro Monte di Crea, su una collina in provincia di Alessandria, a pochi chilometri da Serralunga di Crea.
Fondato nel 1589 come itinerario religioso meta di pellegrini devoti alla Madonna, oggi è uno dei luoghi storici e spirituali più famosi del Monferrato.
Il complesso comprende una basilica e 23 cappelle, ognuna delle quali raffigura un episodio della vita della Vergine Maria con affreschi e sculture. Le cappelle sono disseminate lungo un sentiero che segna il percorso per raggiungere la cima della collina, dove si trova la Cappella del Paradiso.
5. Casale Monferrato
A Monferrato da scoprire questa cittadina, conosciuta come “città barocca” per le chiese e i palazzi che sono esemplari di questa corrente artistico-culturale. Ma un giro a Casale Monferrato ti farà capire che invece ci sono più spunti artistico-culturali che si riflettono nei derivati stili architettonici.
Tra i monumenti più antichi da visitare, senza dubbio il suo Duomo, esempio di architettura romanica (secoli XII e XIII). Un altro sito storico da visitare è la Sinagoga, costruita nel 1595, che ospita il Museo d’Arte Ebraica, uno dei più importanti in Italia.
In Piazza Castello si trovano altri due luoghi di interesse: il Teatro Municipale (1791) e il Castello dei Paleologi / Castello del Monferrato (XV secolo).
E mentre sei qui, non perdere l’opportunità di assaggiare alcuni dei prodotti tipici locali: i Krumiri, biscotti a forma di bastoncino, inventati nel 1878, e gli Agnolotti, pasta ripiena simile ai ravioli, tipica della cucina piemontese.
6. Castagnole Monferrato
A circa una decina di chilometri da Asti si trova Castagnole Monferrato, un piccolo borgo medievale che vale una visita per le sue tante sorprese.
A cominciare dalla Chiesa di San Martino, in stile barocco piemontese, con la sua facciata in mattoni a vista. Famosa è anche la meridiana, uno strumento antico per misurare il tempo basato sulla posizione del sole, e che sembra essere la più grande del mondo… Già solo per questa presunta nomea, una visita se la merita.
A Castagnole Monferrato si trova anche il torchio a pressa (1769) più grande d’Europa, un cimelio enologico storico che testimonia l’antica tradizione vinicola della regione. Infine, il territorio circostante è ricco di cantine scavate nel tufo note come “crutin”.
Tra gli eventi locali, il più importante si tiene a maggio. Se capiti in questo periodo, potresti riuscire a partecipare alla Festa del Ruché in onore del Ruché di Castagnole Monferrato, vino rosso DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) che durante la festa accompagna il tipico fritto misto piemontese.
7. Antichi castelli
Se stai progettando una gita nel Monferrato, consigliamo il tour storico-culturale tra i suoi antichi castelli medievali.
Tra questi,
- Castello dei Paleologi a Casale Monferrato
- Castello di Camino Monferrato (uno tra i più belli)
- Castello di Piovera (offre attività come percorsi storici, laboratori di cucina, trekking)
- Castello Sannazzaro (chiesa di San Giacomo decorata con affreschi del Cinquecento)
- Castello di Razzano (ospita il Museo ArteVino)
- Castello di Gabiano (uno tra i più antichi, famoso per il suo labirinto)
- Castello di Uviglie
- Castello di Ozzano
- Castello di Montemagno
8. Gavi
In provincia di Alessandria, al confine tra Piemonte e Liguria, si trova Gavi, un borgo ai piedi di una collina dominata dal suo imponente forte che risale al periodo medievale.
Il centro storico di Gavi conserva ancora un’anima medievale, rinvenibile nell’impianto urbanistico e nei molti edifici di antica costruzione, accanto ai palazzi rinascimentali.
Passeggiando per il centro storico di Gavi incontri la millenaria Chiesa di San Giacomo in arenaria locale, che vale una visita per la sua storia e per i dettagli artistici: dal portale in stile romanico, alla torre, al piccolo chiostro che affaccia sulla Val Lemme.
I prodotti locali sono un altro grande tesoro, da assaggiare gli amaretti, i ravioli, il tartufo e il famoso vino bianco “Gavi”, il Gavi DOCG, nato dalle vigne circostanti.
9. Panchine giganti e land art
Nel Monferrato, sparse tra le colline e i vigneti, si nascondono opere di land art e installazioni artistiche originali, viste sullo sfondo naturale circostante. Questo è un altro itinerario che puoi fare, se ti incuriosisce l’arte contemporanea e ami i paesaggi naturali.
Partiamo da Canelli, in provincia di Asti, dove si trovano le panchine giganti (le Big Bench) collocate in punti panoramici da ritratto. Le panchine giganti sono opere d’arte pubblica realizzate dall’artista americano Chris Bangle. Sono state installate in varie località in tutto il Piemonte, in particolare proprio nel Monferrato e nelle Langhe.
Una Big Bench si trova anche a Rosignano Monferrato, un piccolo borgo medievale a pochi minuti da Casale Monferrato.
A Coazzolo invece si trovano altre due testimonianze della land art monferrina, la Chiesa dalle pareti esterne colorate e la “Vigna dei Pastelli”. Quest’ultima è il frutto di un progetto che consiste in una serie di tralicci colorati che spuntano tra le vigne.
A Gabiano, nella frazione di Cantavenna, si trovano tre sedie giganti. Questa installazione nasce in seno al progetto “Big Chair”, un’iniziativa artistica che promuove la creazione di sedie oversize come opere d’arte pubblica.
Infine, l’Art Park La Court a Castelnuovo Calcea è un parco che ospita una serie di sculture contemporanee inserite in un percorso artistico nel vigneto.
10. Rosignano Monferrato
A pochi minuti da Casale Monferrato si raggiunge la già citata Rosignano Monferrato, un altro bel borgo antico con un centro storico da visitare. Una delle caratteristiche del paese sono i suoi 70 infernot, di cui uno tra i più profondi di tutta la regione.
Il borgo è noto anche per i suoi tre castelli: il Castello di Rosignano, il Castello Mellana e il Castello di Uviglie, antichi manieri ognuno con la sua storia e le sue peculiarità.
Ed è qui che si trova anche la panchina gigante, la Big Bench n. 41, “Rosso Grignolino”, in onore del vino tipico di questa zona, dalla quale si gode di un panorama meraviglioso che spazia dalle vigne del Monferrato fino alle Alpi e agli Appennini.
11. Vignale Monferrato
Vignale Monferrato è un borgo che si trova sulla cima di una collina tra Casale Monferrato, Alessandria e Asti. Famoso per i suoi vigneti, ma non solo.
Il pezzo forte, storico, di Vignale è Palazzo Callori, un imponente edificio gotico che ne testimonia il passato, costruito nel XVIII secolo dalla famiglia Callori, una delle famiglie nobili della signoria di Asti.
Al suo interno si trovano le antiche cantine scavate nella roccia che ospitano l’Enoteca Regionale del Monferrato, dove si possono degustare i migliori vini locali, oltre a fare un’incursione molto interessante nella storia della produzione del vino.
Un altro punto di interesse a Vignale Monferrato è la Porta Urbica, uno degli antichi accessi alle mura della città, che ancora oggi rappresenta un esempio dell’architettura medioevale.
12. Risaie del Monferrato
Le risaie del Monferrato sono una caratteristica del paesaggio agricolo di questa regione storica. Si concentrano perlopiù nel Basso Monferrato, vicino ai fiumi Po e Tanaro. Alcune delle città in questa zona dove potresti vedere le risaie sono Casale Monferrato e Valenza.
I periodi più indicati per visitarle sono durante la primavera o l’autunno, che sono i periodi di semina e raccolta del riso, quando le risaie sono particolarmente suggestive, con questi specchi d’acqua che fanno un tutt’uno con il cielo creando un effetto ottico meraviglioso.
Il Monferrato è noto per la sua produzione di riso dal XIV secolo, che viene appunto coltivato nelle risaie secondo il metodo di coltivazione noto come risicoltura alluvionale, visto che il riso ha bisogno di molta acqua per crescere.
13. Nizza Monferrato
Patrimonio dell’Umanità UNESCO per i paesaggi e per il vino Barbera, Nizza Monferrato si trova nell’Alto Monferrato, tra Alba, Asti e Alessandria, immersa nella Valle Belbo, una zona ricca di vigneti.
Qui c’è molto da vedere, se vuoi visitare il Monferrato. Segnaliamo le principali attrattive per chi desidera seguire un itinerario completo:
- In piazza Vittorio Emanuele, la Chiesa di San Giovanni in Lanero (1772).
- Nella borgata San Michele, la Chiesa di San Michele.
- Palazzi: Palazzo Comunale; Palazzo De Benedetti; Palazzo Crova (oggi sede della biblioteca civica, dell’Enoteca Regionale, della Condotta Slow Food delle Colline Nicesi, del Presidio del Cardo Gobbo di Nizza e dell’Associazione “Produttori del Nizza – Barbera d’Asti”).
- In Piazza Garibaldi, il Foro Boario (1800) detta “la cima di Nizza”, intitolato a Pio Corsi.
- Via Carlo Alberto, la via principale del centro storico, nota come “Via Maestra”, collega Piazza Garibaldi con Piazza XX Settembre.
- Il “Parco degli alpini”, un’area verde sulle sponde del torrente Belbo.
- Museo Bersano: Museo delle contadinerie e delle stampe sul vino Bersano fondato dall’avvocato Arturo Bersano (dove vedere le ricostruzioni di cantine antiche, un’autentica locomotiva a vapore, attrezzi antichi).
Se visiti Nizza Monferrato, sappi che questa è la terra del Barbera d’Asti superiore Nizza, vino rosso la cui produzione è ristretta a 18 comuni limitrofi con vincoli disciplinari.
Altri prodotti locali sono il Cardo Gobbo, un ortaggio presidio Slow Food con il quale si prepara la famosa bagna cauda; la belecàuda, in dialetto nicese, la farinata di ceci cotta nel forno a legna; la carne bovina Razza Piemontese.
Tra gli eventi che potresti incontrare durante il tuo soggiorno, il “Festival delle Sagre Astigiane”; la “Corsa delle Botti”, a giugno; “Monferrato in Tavola”, a giugno; “Il Mercatino dell’Antiquariato”, ogni terza domenica del mese; uno dei più grandi mercatini del nord-Italia. “Barbera in Festa”, a maggio.
14. Canelli
Vino e storia a Canelli, uno dei borghi più belli del Monferrato Astigiano conosciuto per la sua produzione vinicola.
Canelli si divide in due zone: il Borgo, la parte più estesa della città, e Villanuova, dominata dal famoso Castello Gancia, collegate dalla strada pedonale La Sternia. Percorrendo questa strada si arriva al Belvedere Unesco. Qui si trova la Big Bench n. 33.
Anche a Canelli c’è tanto da visitare tra le sue principali attrattive segnaliamo:
- Castello Gancia (XI secolo), ma non aperto al pubblico perché proprietà privata.
- Cantine di Canelli, patrimonio UNESCO, famose per la produzione dell’Asti Spumante (aperte a visite guidate).
- Chiese e monumenti storici, tra cui le chiese di San Tommaso e San Leonardo.
- Museo Multimediale del Sud Astigiano (Musa) offre un percorso interattivo attraverso la storia enologica della regione.
- Cattedrali Sotterranee, tunnel e gallerie scavate nel tufo tra il XVI e il XIX secolo, che si estendono per chilometri sotto la città di Canelli, utilizzate per secoli per l’affinamento di vini e spumanti pregiati.
- Torre di Canelli, uno dei punti panoramici più belli sulle colline del Moscato, con vista sui vigneti e sulle montagne circostanti.
15. Moncalvo
A metà strada tra Casale Monferrato e Asti si trova Moncalvo, quella che si pensa sia la “città più piccola d’Italia”, premiata dal Touring Club Italiano con l’assegnazione della Bandiera Arancione.
Ciò di cui siamo certi è che dal X secolo, Moncalvo è la prima capitale del Marchesato del Monferrato voluta dal leggendario Aleramo, primo marchese del Monferrato, periodo storico di cui ancora conserva traccia.
Per visitare Moncalvo, puoi seguire questo itinerario che parte da Piazza Carlo Alberto, dove è anche possibile parcheggiare. Nei pressi si trova il Castello di Moncalvo di cui visitare i due torrioni e il Belvedere Bonaventura; aperti a visite gratuite sono alcuni tratti dei Camminamenti del Castello.
Questa è anche l’occasione, se lo desideri, per fare una degustazione di vini tipici nella Bottega del Vino, ricavata in uno dei camminamenti all’interno di un torrione.
Nel centro storico, invece, si può passeggiare tra i palazzi antichi del borgo, tra questi in Piazza Carlo Alberto si trova la Sinagoga. Da qui si arriva a Piazza Carlo Alberto dove ammirare il Teatro Comunale.
La via più importante di Moncalvo è via XX Settembre (nota come “Fracia”), nel Medioevo considerata la strada commerciale per eccellenza.
16. Camagna Monferrato
Ciò che risalta di questa cittadina, già in lontananza, è la cupola della Chiesa di Sant’Eusebio. Ma questa è solo una delle tante attrazioni di Camagna Monferrato in provincia di Alessandria.
Secondo la leggenda, a Camagna ci sarebbe una misteriosa “pietra magica”, chiamata “La Culiëta”, capace di predire il meteo. Vero o meno, le leggende sono un patrimonio culturale sempre molto affascinante.
Anche qui si possono visitare gli infernot, le antiche cantine scavate nella pietra arenaria di cui sono fatte le colline del Monferrato Casalese.
E anche a Camagna Monferrato, per chi volesse, esiste una panchina gigante, la Big Bench rossa n° 119, in Regione San Rocco.
17. I “Babaci” di Maranzana
Tra Alessandria e Asti, a circa 30-40 Km da entrambe, si trova Maranzana, un piccolo borgo con circa 300 abitanti. Lo segnaliamo perché, se sei di passaggio, potrebbe essere curioso fermarsi qui per una breve visita.
Questa località è nota come il Paese dei Babaci, che in dialetto significa “pupazzi”. I “Babaci” nascono proprio come reazione all’esiguo numero di abitanti di Maranzana, chiamata la città fantasma.
I pupazzi sono stati realizzati con paglia e vestiti con abiti vecchi e posizionati in vari punti di Maranzana. La loro tradizione corre indietro a quando venivano usati come spaventapasseri nei campi. Oggi, invece, sono ormai una suggestiva attrazione turistica, al punto che esiste anche una festa in loro onore, la “Festa dei Babaci”, ovviamente un’occasione per degustare i prodotti tipici locali.
Cosa fare nel Monferrato
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A Monferrato da scoprire c’è tanto, come hai potuto vedere dalle località segnalate. Ma c’è anche tanto da fare.
Ecco qualche spunto:
- Tour dei Castelli del Monferrato
- Tour degli Infernot
- Visita alle Risaie
- Tour delle panchine giganti
- Escursioni a piedi o in bicicletta tra i sentieri che attraversano boschi, vigneti e paesaggi rurali
- Caccia al Tartufo, prodotto tra i più rinomati nel Monferrato e nel Piemonte in generale
- Degustazione di vini e specialità locali
- Corsi di cucina
- Relax alle Terme (Terme di Acqui, antiche terme nella città di Acqui Terme; Terme di Agliano ad Agliano Terme; Terme di Gavi, a Gavi).
Cosa mangiare nel Monferrato
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Eccoci al punto di svolta della vacanza nel Monferrato: i suoi prodotti tipici, la sua cucina speciale.
Se vuoi conoscere la cucina monferrina, ecco cosa devi assolutamente assaggiare:
- Tartufo Bianco e Nero, Nocciola Piemonte IGP, Amaretti, Salame cotto (la Muletta), la “Cugnà” (mostarda d’uva), e poi il riso, i salumi e i formaggi, il miele…
- ovviamente, le varietà di vini, tra i più rinomati:
Monferrato DOC, Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, Grignolino d’Asti DOC, Il cortese dell’Alto Monferrato DOC, Barbera d’Asti DOCG, il Dolcetto d’Asti DOC, il Moscato d’Asti DOCG, il Piemonte DOC, il Nizza DOCG, Asti DOCG.
Tra i piatti tipici della cucina monferrina e, più in generale, piemontese:
- Agnolotti, pasta fresca ripieni di carne di vitello o di maiale, aromatizzata con prezzemolo o aglio, condita con sugo di carne o burro e salvia
- Fritto misto
- Bagna cauda, salsa a base di acciughe, aglio e olio di oliva, si serve calda accompagnata da verdure crude
- Tajarin al Tartufo, pasta fresca all’uovo condita con tartufo bianco
- Bollito con il tris di bagnetti
- Uova alla Bela Rusin
- Panissa, riso e fagioli
- Friciulin (frittelle d’ortica o di verdure e riso)
- Brasato al Barolo, servito con polenta o con patate
- Dolci: Krumiri; il bunet, dolce al cucchiaio; torta monferrina di zucca e mele; torta di nocciole accompagnata con gelato alla crema.
Come arrivare nel Monferrato
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Il Monferrato è raggiungibile in aereo, treno o auto.
In Aereo
Gli aeroporti che si possono considerare per raggiungere il Monferrato sono l’Aeroporto Levaldigi di Cuneo (48 KM da Alba), l’Aeroporto Internazionale di Torino, Caselle (87 KM da Asti), che si trova a circa un’ora di strada. In alternativa, l’Aeroporto di Milano Malpensa (150 KM da Asti) e Linate (136 KM da Asti).
In Treno
Per raggiungere il Monferrato si può viaggiare in treno, raggiungendo le stazioni di Asti e Alessandria da diverse città italiane. Alcune tratte prevedono cambi, altre no. Dalla stazione di arrivo è poi possibile raggiungere le varie località del Monferrato.
In Auto
Il Monferrato si trova a circa un’ora di strada da Torino, Milano e Genova, raggiungibile dalle autostrade A4 (per chi arriva da Milano o Torino) e A26 (per chi proviene da Genova).
Ora che sai in Monferrato cosa vedere, non ci resta che augurarti buon viaggio in Piemonte! 😍
Foto copertina: claudio-poggio-E30-unsplash
Foto in evidenza: roby-allario-unsplash
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