Una Manduria tutta da visitare tra storia, spiagge meravigliose ed enogastronomia top!
Se ancora non conosci il “cuore del Salento” è arrivato il momento di programmare un viaggio nella “Terra del Primitivo”: Manduria, una città pugliese che merita assolutamente di essere visitata almeno una volta nella vita!
In questo articolo potrai scoprire tutto quello che c’è da vedere, fare e gustare in questo borgo affascinante, circondato da uliveti e vigneti che si affacciano sul mare. Manduria, infatti, è famosa per i suoi 18 chilometri di litorale in cui si susseguono spiagge di una bellezza unica con antiche torri d’avvistamento.
Ma è anche luogo di interesse storico, in quanto è stata uno dei principali centri della civiltà messapica di cui si possono ancora oggi ammirare tracce nel Parco Archeologico. Siamo certi che amerai girare per le stradine del suo centro storico e visitare i suoi monumenti ed i suoi scorci suggestivi, oltre che apprezzare con gusto le sue specialità nei numerosi ristoranti e nelle cantine della zona.
Meta estiva per eccellenza, in realtà Manduria offre ottime occasioni di svago e relax durante tutto il corso dell’anno. Ad un’ora di auto da Taranto, Lecce e Brindisi, Manduria è la località ideale da visitare sia per una gita giornaliera che come base per vedere i suoi interessanti dintorni. Insomma, una cosa è certa: non avrai che l’imbarazzo della scelta, se decidi di visitare Manduria!
Le origini del suo nome
Situata nella parte più alta del Salento, in provincia di Taranto, Manduria è conosciuta anche come la “Città dei Messapi”, antica tribù dell’antichità classica nonché rinomati allevatori di cavalli, da cui una delle ipotesi sull’origine del suo nome: “mandus”, cavallo in lingua indoeuropea.
Altri ritengono invece che il nome provenga dal fatto che la città si trovi nei pressi di Oria, per cui Manduria significherebbe proprio “davanti ad Oria”, tesi avvalorata anche storicamente, in quanto Manduria era l’avamposto messapico che separava Oria, capitale politica della Dodecapoli Messapica, dagli acerrimi nemici di Taranto. Un’ultima ipotesi la collegherebbe invece alla pianta del mandorlo, albero cui i manduriani sono molto legati e che compare anche nello stemma cittadino.
Una storia di terra e di mare
In posizione strategica tra il mar Jonio e le murge tarantine, Manduria fu fondata dal popolo dei Messapi, per poi cadere sotto il dominio di Roma intorno al 266 a. C. Era attraversata dalla via Sallentina (detta anche via Traiana Sallentina), antica strada romana, larga almeno 4 metri e lastricata, che partiva da Taranto, dalla via Appia, attraversava Manduria e si dirigeva nel pieno del Salento, passando per tutti i centri principali come Avetrana, Nardò, Alezio, Ugento e Otranto. Fu distrutta dai Saraceni e poi rifondata nel XI secolo con il nome di Casalnuovo, per poi riacquistare il nome originario nel 1789 per scelta di Ferdinando I di Borbone, Re delle Due Sicilie. Fu invece il Re d’Italia, Umberto I, ad attribuirle il nome di Città nel 1895.
Il nostro itinerario per te: ecco cosa vedere a Manduria
[ torna al menu ]
La visita alla Manduria tutta da vedere, perfetta per cogliere la vera essenza di questa splendida cittadina, parte dal suo centro storico, un dedalo di vie e vicoletti caratteristici che fanno di questo borgo un luogo ricco di scorci bellissimi e di grande suggestione, perfetto per gli appassionati di fotografia, da visitare tutto a piedi partendo da Piazza Giuseppe Garibaldi.
1. PALAZZO IMPERIALI-FILOTICO
Considerato uno dei palazzi feudali più importanti di tutto il Salento, questo edificio venne costruito agli inizi del Settecento da Michele III Imperiali per passare in un secondo momento alla famiglia Filotico, che ancora oggi vi risiede. Viene chiamato “il castello” da tutti i manduriani, perché sorto dove un tempo si ergeva un antico castello normanno.
2. CHIESA MADRE DI MANDURIA
Splendido ed imponente esempio di architettura religiosa pugliese, con fusione di elementi romanici e gotici, fu costruita su una vecchia chiesa medievale, di cui restano due leoni stilofori posti ai lati del portale che insieme a rosone e fonte battesimale sono opera del maestro Raimondo da Francavilla. Di stile gotico invece il campanile all’esterno. Rimarrai colpito dalla maestosità dei suoi interni: cinque navate, un colonnato centrale con capitelli decorati, pulpito e soffitto entrambi lignei e diverse cappelle laterali, di cui la più importante è quella dedicata al patrono della città, San Gregorio Magno.
3. QUARTIERE EBRAICO
Non appena varcherai l’ingresso del quartiere ebraico ti renderai subito conto di quanto Manduria sia luogo di storia e cultura, un vero museo a cielo aperto, che ospita nel suo centro storico una piccola comunità ebraica. Antico e suggestivo quanto il Ghetto di Roma, il quartiere ha l’ingresso di fronte alla Chiesa Madre, e, delimitato da tre archi, si estende intorno a vico Stretto, vico Lacaita e vico degli Ebrei. Qui potrai ammirare segni tangibili della comunità ebraica come la Sinagoga, i camini sporgenti o la Loggia del Rabbino.
4. I LUOGHI DI CULTO A MANDURIA
Santa Lucia, edificata nel 1894 sui resti di un’altra chiesa del Cinquecento dedicata alla Natività di Maria; San Benedetto, costruita nel XVI secolo, oltre a custodire il corpo di San Florenzio Martire, presenta la particolarità di una facciata divisa in due parti: inferiore in cui si apre un portale con fastigio curvilineo, superiore con una grande finestra e due nicchie con all’interno in una San Benedetto e nell’altra San Giovanni; San Pietro in Bevagna, dedicata a San Pietro che pare sia passato di lì intorno al 44 d.C., è costruita sul mare accanto ad una torre di avvistamento e nella seconda metà di luglio viene addobbata con luci colorate che segnano il cammino verso il suo ingresso.
5. MUSEO DELLA CIVILTÀ E DEL VINO PRIMITIVO
Questo museo, posto all’interno dell’ottocentesca Cantina Produttori Vini di Manduria, offre uno splendido percorso che ti porterà alla scoperta delle antiche tradizioni vinicole del territorio. Nato da un’idea della Cooperativa vinicola del luogo per far conoscere e valorizzare i vigneti di queste terre, ha finito col divenire un vero e proprio viaggio multisensoriale che ti conquisterà completamente. Ti suggeriamo di prenotare l’ingresso.
6. MUSEO ARCHEOLOGICO
Il museo archeologico “Manduria, Terra di Messapi” sorge all’interno dell’ex convento degli Agostiniani ed espone eccezionali e numerosi reperti archeologici che provengono dai corredi funerari sia dalle necropoli, nelle quali sono state portate alla luce ben 2500 tombe, che dagli insediamenti urbani.
7. MUSEO CIVICO
Inaugurato nel 2018, custodisce la memoria della presenza degli Americani nell’Aeroporto Militare della cittadina messapica e racconta sia gli orrori della guerra che belle storie di accoglienza e scambio nate dalla convivenza tra i soldati e la gente del posto. Nelle teche del museo potrai ammirare numerosi cimeli della II Guerra Mondiale, oltre a conoscere la storia di Cosimo Moccia, insignito della medaglia al valor militare. Recentemente il Museo si è arricchito anche della collezione fotografica che documenta l’accoglienza dei profughi trentini a Manduria durante la Grande Guerra.
8. CALVARIO DI MANDURIA
Situato vicino ai giardini pubblici, il Calvario di Manduria cela una storia di mistero relativamente alla sua realizzazione. Quella più accreditata lo colloca nei primi anni dell’Ottocento ad opera di alcuni sacerdoti liquorini – ordine fondato da Sant’Alfonso de’ Liguori – con l’intenzione di esortare la popolazione a pregare. Al suo interno, infatti, si trovano cinque croci, luoghi simbolici di preghiera davanti ad un Calvario.
Successivamente, l’arciprete di quel tempo, Marco Gatti, decise di incaricare Giuseppe Renato Greco di impreziosire il monumento con le principali scene della passione di Cristo, realizzate con innumerevoli conchiglie e cocci di diverse epoche, testimonianza, tra l’altro, della rinomata produzione di ceramiche di Manduria e Laterza, zone battute dal Greco casa per casa, per raccogliere tutto quello che gli sarebbe poi servito per abbellire l’opera.
9. PARCO ARCHEOLOGICO DELLE MURA MESSAPICHE
Se hai interesse per il passato e per l’archeologia, questa è una tappa che non ti puoi assolutamente perdere! Molti sono i resti che puoi ancora ammirare risalenti dell’epoca dei Messapi, fondatori della città, come le imponenti mura costruite per la sua difesa, l’area della Necropoli, il Fonte Pliniano e la chiesetta di S. Pietro Mandurino. Tutto in Piazza Scegnu.
Cosa fare la sera e cosa gustare a Manduria
[ torna al menu ]
Molti i locali per i giovani ed anche i meno giovani, tutti nel centro storico, perfetti per un aperitivo da accompagnare con i vini locali o per gustare i piatti della tradizione manduriana o i prodotti tipici del territorio, da acquistare anche nelle numerose botteghe o direttamente nei frantoi e nelle cantine subito fuori dalle mura cittadine.
Non perderti poi il pane de sand’andonie, tondo e schiacciato, fatto con semola di grano duro e acqua. Ottimo in bruschetta con l’olio delle terre tarentine DOP e i pomodorini di Manduria, da alternare alle tipiche Friselle croccanti, inzuppate nell’acqua e poi “sponzate”, cioè condite sempre con olio evo DOP e pomodorini.
Da assaggiare assolutamente i panzerotti al forno oppure fritti e la mitica puccia, una specie di panino fatto con l’impasto della pizza. Per i salutisti e gli amanti della frutta ci sono le gustosissime arance dolci Navelino, tipiche di tutto il golfo di Taranto, e il Carosello di Manduria, un melone che si consuma immaturo in alternativa al cetriolo. Grazie alla facilità di incrocio con varie popolazioni locali di meloni e alla paziente selezione operata dagli agricoltori pugliesi, nel tempo si sono ottenuti caroselli di forma, dimensione, e presenza di peluria in superficie nonché di colore tutti molto diversi tra loro, e dal sapore decisamente unico.
Un discorso a parte va fatto per il fiore all’occhiello della produzione locale, il Primitivo di Manduria.
Vino rosso, dal colore molto intenso che tende al violaceo si presenta con aroma forte e fruttato, sapore armonico e gradevole al palato. La tradizione vuole che furono gli antichi greci a portare questi vitigni in Puglia circa duemila anni fa, ma secondo alcuni sono stati gli Illiri nel corso della loro migrazione in queste terre.
Oggi è certamente uno dei vini più apprezzati sia in Italia che nel mondo. Il suo disciplinare prevede ben 24 mesi di affinamento di cui almeno 9 in legno. Numerose cantine organizzano visite e degustazioni in loco.
Cosa visitare nei dintorni di Manduria
[ torna al menu ]
Visitata Manduria, potrai trovare attrazioni per tutti i gusti e gli interessi programmando un tour nei suoi bei dintorni. A partire dalle sue famosissime spiagge di sabbia bianca e finissima, come San Pietro in Bevagna, la Vecchia Salina dove potrai ammirare i fenicotteri, Salina dei Monaci collegata al mare da un canale scavato nella roccia, Borraco, Porto Cesareo, Pulsano, Marina di Pulsano, Marina di Lizzano fino alla rinomata Punta Prosciutto. Su gran parte delle spiagge si ergono ancora alcune Torri di avvistamento anti-saracene, come la Torre Borraco, la Torre Salina dei Monaci, la Torre San Pietro in Bevagna e la Torre Colimena.
Per gli amanti della natura il Bosco dei Cuturi è una tappa da non perdere, che con i suoi 35 ettari a 80 metri sul livello del mare appartiene di diritto alle “Riserve Naturali Regionali del Litorale Tarantino Orientale”, come anche la Riserva Naturale del fiume Chidro, con le sue acque gelide che si gettano nel mare caldo, generando un piacevole contrasto.
Meritano di essere inserite nel tour anche Avetrana, con il suo Castello, la Chiesa Matrice e la Torre dell’Orologio, e Grottaglie, con le sue tipiche botteghe di maestri ceramisti.
Ma anche Sava, Porto Cesareo – splendida località marina della Provincia di Lecce -, Oria con il suo importante centro storico, Maruggio, Francavilla Fontana, Erchie.
Eventi da non perdere
[ torna al menu ]
FIERA PESSIMA
Si tratta di una manifestazione di origini antichissime, in quanto pare che sia stata voluta per la prima volta dalla Regina di Napoli Giovanna II d’Angiò tra il XIV e il XV secolo, e certamente viene citata in un Regio Decreto del 1742. Il nome decisamente originale le fu attribuito per le condizioni meteo del periodo in cui ha luogo la fiera, solitamente la seconda settimana del mese di marzo.
FESTA DEL SANTO PATRONO
La festa patronale si tiene ogni anno a Manduria dal 2 al 4 settembre per festeggiare e ricordare San Gregorio Magno, santo patrono della città.
Come raggiungere Manduria
[ torna al menu ]
- In auto: da Taranto si percorre la SS7 e in meno di un’ora sarete a Manduria
- In treno: collegamenti da Taranto (con cambi)
- In aereo: l’aeroporto più vicino è Brindisi, a 56 chilometri
A questo punto, ora che sai cosa vedere a Manduria, non ci resta che augurarti buon viaggio in Puglia! 😉
Commenti