Conosci i formaggi inclusi fra i presidi slow food siciliani? Oggi facciamo un viaggio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche italiane
Ciao a tutti! Conoscete i formaggi inclusi nei Presidi Slow Food Siciliani?
Siamo Roberta Lo Cascio e Laura Martino. Insieme abbiamo fondato il blog Saporite e ci occupiamo di valorizzare le eccellenze enogastronomiche italiane ed in particolare della nostra regione, la Sicilia.
Oggi ti porteremo alla scoperta dei formaggi siciliani tipici che rientrano nei Presidi Slow Food Sicilia. Ti daremo qualche consiglio per la degustazione di questi famosi formaggi d’Italia Slow Food.
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Presidi Slow Food Siciliani – i numeri
La Sicilia è una delle regioni più ricche di Presidi Slow Food, ben 47.
I Presidi sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione. Salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta, dunque sono una garanzia di prodotti di qualità.
Poiché, dall’anno scorso, siamo Assaggiatrici dell’Onaf, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di formaggi, abbiamo deciso di dedicare il nostro primo articolo per il Magazine Italia Delight proprio ai formaggi siciliani tipici che fanno parte dei Presidi o che derivano da Presidi Slow Food Siciliani.
Per fare questo viaggio fra i prodotti tipici siciliani slow food, seguiremo l’ordine utilizzato durante le degustazioni. Inizieremo quindi l’assaggio dei formaggi siciliani tipici partendo dai formaggi freschi, per finire con i formaggi stagionati.
Scopriamo i formaggi siciliani
In Sicilia Slow Food ha individuato diversi prodotti da valorizzare. In particolare, i formaggi siciliani inclusi fra i Presidi Slow Food Sicilia sono sei:
- Formaggio di Capra Girgentana
- Vastedda della Valle del Belice
- Provola della Madonie
- Maiorchino
- Provola dei Nebrodi
- Piacentinu Ennese
1. Formaggio di Capra Girgentana
In questo caso, il Presidio non è il formaggio in sé ma l’animale da cui deriva. La Capra Girgentana è una specie rara e particolare, famosa per le sue corna lunghe ed a forma di spirale. La capra viene allevata al pascolo ed il suo latte è noto per la qualità dovuta all’ottimo equilibrio tra grasso e proteine.
2. Vastedda della Valle del Belice
È l’unico formaggio di pecora a pasta filata italiano. Anticamente la Vastedda era prodotto dai casari nel periodo estivo. È nato come un tentativo dei casari di recuperare i pecorini che avevano dei difetti. Il nome Vastedda deriva, infatti, dal dialetto “vasta” cioè guasta, andata a male.
Tra le caratteristiche di questi formaggi siciliani tipici c’è la forma, unica, ovoidale appiattita. È molto delicata, sia per quanto riguarda il profumo che per quanto riguarda il gusto, che è burroso ed erbaceo. Già dopo un’ora dalla formatura la Vastedda è pronta per essere consumata. Buonissima da sola, se accompagnata da un filo d’olio extravergine, origano e pomodoro la Vastedda della Valle del Belice diventa superlativa!
3. Provola delle Madonie
La Provola delle Madonie è un tipico formaggio vaccino a pasta filata, compatto, tenero, elastico ed ha un sapore dolce e delicato.
4. Maiorchino
La nascita del Maiorchino risale al Seicento. Ancora oggi, a Carnevale, con le forme stagionate di Maiorchino, nei comuni di Basicò e Novara di Sicilia (Me), si effettua la tradizionale “ruzzola”: i pastori gareggiano facendo rotolare le forme di questi Presidi Slow Food siciliani lungo il pendio della via principale del paese. Si tratta di un formaggio che viene realizzato con latte crudo di pecora, un’aggiunta del 20% circa di latte di capra e, a volte, anche fino a un 20% di latte di vacca. Il Maiorchino subisce una stagionatura che va dai 12 ai 24 mesi.
5. Provola dei Nebrodi
La Provola dei Nebrodi è un tradizionale caciocavallo siciliano prodotto artigianalmente dai casari dei Monti Nebrodi, che si tramandano la tecnica di caseificazione di padre in figlio. La Provola dei Nebrodi era prodotta con latte vaccino crudo e con una tecnica particolare. Prima della filatura, la pasta della Provola è manipolata a lungo. Una tecnica simile a quella usata per impastare il pane, grazie alla quale il formaggio tende a sfogliarsi in bocca.
6. Piacentinu Ennese
Il Piacentinu Ennese è un delizioso pecorino a cui è aggiunto lo zafferano. Leggenda vuole che Ruggero I, conte di Altavilla, nell’XI secolo curò la depressione della moglie Adelasia invitando i casari del posto ad aggiungere un pizzico di zafferano alla preparazione del Piacentinu Ennese. Si tratta di uno dei più famosi formaggi Slow Food Sicilia.
Fra i formaggi inclusi nei Presidi Slow Food Siciliani, i nostri preferiti sono i formaggi di Capra Girgentana, soprattutto stracchino e robiola, la Vastedda della Valle del Belice ed il Piacentinu Ennese. Ma sono tutti buonissimi eh!
Degusta i presidi Slow Food Sicilia
Anzi, ti aspettiamo presto in Sicilia per assaggiare questi formaggi e tanti altri prodotti tipici siciliani slow food.
Le foto sono state scattate nella bottega storica di Palermo “Gastronomia Armetta”, che vanta il riconoscimento Slow Food come “Locale del Buon Formaggio”.
Gino, insieme alla moglie Teresa Armetta, sono dei bottegai nobili, pronti a raccontarvi la storia dei prodotti e a farvi innamorare di ogni piccolo gesto che sta dietro alla lavorazione dei formaggi siciliani tipici e dei salumi.
Se stai pensando ad un viaggio in Sicilia, non perderti l’occasione di gustare i presidi slow food siciliani! Avrai l’occasione di scoprirne la lavorazione e gustare i formaggi siciliani in azienda! Oppure crea il tuo viaggio enogastronomico su misura con gli Esperti del gusto, tour operator selezionati da Italia Delight 😉
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