Dove si trovano i tartufi, gioielli della terra
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Dove si trovano i tartufi in Italia? Se ami cercare tartufi, questo articolo fa al caso tuo! Oggi scopriremo i tartufi dove si trovano e come trovare tartufi!

 

Il tartufo è fungo ipogeo, ossia cresce spontaneamente nel terreno, in prossimità degli alberi. Si tratta di un fungo relativamente raro e per questo rappresenta uno degli alimenti più pregiati della gastronomia italiana.

Cercare tartufi è un’attività molto diffusa ed affascinante. Ma non è per tutti. È richiesto un tesserino e molta esperienza da parte del cercatore di tartufi, per evitare di danneggiare le tartufaie e per rispettare l’ecosistema dove nasce il tartufo. In più, bisogna tener conto dei calendari di raccolta. Spesso differiscono per regioni, ma il periodo è tendenzialmente l’autunno, stagione di riferimento per i tartufi.

 

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dove nascono i tartufi

 

In questo articolo ti parlerò di tutte le curiosità relative al tartufo, ma soprattutto di dove si trovano i tartufi.

 

Dove si trovano i tartufi

Il tartufo nel mondo è molto apprezzato, ma l’Italia rappresenta un territorio di eccezionale interesse agroalimentare, perché vanta una fertilità del terreno e si contraddistingue per la sua composizione ed il microclima.

Ma precisamente, dove trovare tartufi? Le regioni di interesse sono molteplici. Sicuramente, il punto da prendere in considerazione per trovare tartufi è la catena appenninica, poiché ospita condizioni pedoclimatiche favorevoli alla crescita del tartufo.

 

dove cresce il tartufo
San Miniato – Flickr, Mariella Liberti

 

La regione più importante dove cercare tartufi è senza dubbio il Piemonte, in particolare la zona di Alba. Dove si trovano i tartufi oltre al Piemonte? Da non dimenticare la zona dell’Acqualagna nelle Marche per i tartufi bianchi, e Bagnoli Irpino per i tartufi neri, in Campania. Tuttavia, vi sono ulteriori regioni, tra cui Toscana, specialmente il comune di San Miniato, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Molise e Calabria.

In natura, esistono molteplici specie di tartufi, ma non tutte sono pregiate e commestibili. Infatti, in Italia la legge consente la raccolta e la commercializzazione di solo nove specie di tartufo.

Per distinguerle, è utilizzato il metodo più comune, l’analisi organolettica manuale. Sapore, profumo, aspetto e periodo di maturazione sono i parametri presi in considerazione. Ogni specie differisce dall’altra per queste peculiarità, dimostrando la complessità del mondo dei tartufi.

 

Cercare tartufi neri

Il Tartufo Nero Pregiato è il più apprezzato e costoso fra i tartufi neri. È conosciuto anche come Tartufo di Norcia. Difatti, si sviluppa nei boschi del territorio umbro ed è raccolto da metà novembre a metà marzo. Il suo sapore è particolare, tendente al dolciastro. Per questo è definito anche “Tartufo Dolce”.

 

dove crescono i tartufi
Flickr, Massimo Palmieri

 

Tra i tartufi neri, troviamo inoltre il Tartufo Nero Invernale. A livello geografico, se ti interessa sapere dove si trovano i tartufi, devi sapere che il tartufo nero invernale cresce quasi in tutta Italia, in particolare lungo le zone appenniniche come Piemonte, Emilia Romagna, Toscana ed Umbria. È raccolto da metà novembre a fine marzo. Ovviamente, è meno costoso del Tartufo Pregiato, ma ha una buona tenuta in cottura, per cui è utilizzato di più nelle preparazioni culinarie.

Se esiste il Tartufo Nero Invernale, esiste anche il Tartufo Nero Estivo, il cui periodo di raccolta inizia a partire da maggio, fino a fine agosto. In Italia il Tartufo Estivo è reperibile in quasi tutte le regioni, ma lo puoi trovare anche oltre i confini della penisola, ad esempio in Francia e in Spagna.

Il Tartufo Uncinato è il tartufo tipico dell’autunno ed è una varietà molto apprezzata. È raccolto da inizio ottobre a fine dicembre e predilige zone ombreggiate, non esposte direttamente al sole. Per questo si trova in ambienti di montagna, dove il terreno è umido. Caratteristiche pedoclimatiche di questo tipo regnano nelle zone del Piemonte, dell’Emilia Romagna, del Lazio, della Campania e del Molise.

 

Dove cresce il tartufo bianco?

Passiamo ora al Tartufo Bianco, in assoluto il più prezioso tra tutti i tartufi. Da utilizzare a crudo, è apprezzato da grandi intenditori e chef. Il Tartufo Bianco è un prodotto raro, poiché richiede determinate caratteristiche del terreno, che in Italia sono presenti solo nel sud del Piemonte, in Toscana, nelle Marche e in Umbria. Soprannominato “re dei tartufi”, è raccolto da inizio ottobre a fine dicembre.

📚 Ora che sai dove si trovano i tartufi bianchi, leggi l’articolo sul tartufo bianco in Italia

 

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Flickr, Susanna Cammisa

 

Il Tartufo Bianchetto, conosciuto anche come Tartufo Marzuolo è una varietà di tartufo bianco meno pregiata e costosa. Lo troviamo da metà gennaio a metà aprile ed è caratterizzato da un aroma piuttosto forte, ma ben delineato. Le zone di produzione sono Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania e Molise.

 

Dove trovare i tartufi meno diffusi

Un’ulteriore varietà, ma meno diffusa, è il Tartufo Moscato. Simile al Tartufo Invernale, ne è una varietà. Infatti, è detto anche “tartufo brumale” ed è raccolto da novembre a marzo.

Il suo sviluppo richiede un habitat ben determinato, precisamente in terreni ricchi di hummus. Possiamo trovare tartufi di questo tipo nelle solite regioni appenniniche della penisola.

 

dove trovare i tartufi
come trovare tartufi – Flickr, Antonella Scaglia

 

Anche il Tartufo Nero Ordinario assomiglia molto alla varietà brumale, ma si differenzia per il forte odore fenico e il sapore un po’ amarognolo. Per questo ha scarso valore commerciale. Il Tartufo Nero Ordinario è anche definito Tartufo di Bagnoli. Difatti esso si incontra in Campania, ma non solo.

Dove si trovano i tartufi di questo tipo? Oltre alle regioni appenniniche, lo troviamo anche in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il periodo di raccolta va da settembre a gennaio.

Concludiamo con il Tartufo Nero Liscio. Questo tipo di tartufo è meno noto rispetto altri, ma in compenso ha eccellenti caratteristiche aromatiche. È raccolto da settembre a dicembre e condivide il suo habitat con il Tartufo Bianco. Di conseguenza, matura in terreni simili, prediligendo, però, la pianura. Lo troviamo in molte regioni dell’Italia settentrionale e centrale.

 

Dove crescono i tartufi? Le piante

Se ti stai chiedendo i tartufi dove si trovano, devi sapere che il tartufo ha la peculiarità di vivere in simbiosi con le radici di alcune piante arboree. Ma più che una peculiarità è un “obbligo”, perché solamente in tal maniera è in grado di svilupparsi.

Le piante arboree con cui entrano in simbiosi differiscono in base alla tipologia di tartufo. Ad esempio, le piante simbionti del tartufo bianco sono principalmente il salice bianco, il tiglio, il nocciolo e il rovere. Il tartufo nero si sviluppa ai piedi del leggio, del cisto e anch’esso in prossimità del nocciolo e del tiglio.

 

come trovare i tartufi
Dove cercare tartufi

 

In entrambi i casi, prevale un terreno povero di fosforo e azoto, favorevole alla crescita del tartufo. Tuttavia, nel caso del tartufo bianco, il terreno per sé più fertile è areato, con origine calcarea, argillosa o sabbiosa. Anche il tartufo nero predilige aree calcaree, ma con un alto contenuto di detriti e con un sottosuolo compatto.

Di conseguenza, alla domanda dove nascono i tartufi la risposta è semplice. I luoghi di maggior interesse sono le zone boschive, assenti di piante erbacee.

Nel suo ciclo vitale, il tartufo impiega circa sei mesi per maturare. È consigliabile coglierlo in questo attimo del ciclo, per ragioni di gusto e qualità, ma anche perché è solo ad avvenuta maturazione che inizia la fase riproduttiva che permette il mantenimento delle tartufaie.

 

Uno studio in corso: la tartuficoltura

In natura, il tartufo si sviluppa spontaneamente. Se non ci troviamo in una zona dove si trovano i tartufi, non disperare! Può essere persino coltivato, attraverso la tartuficoltura.

Per tartuficoltura si intende l’insieme delle tecniche colturali e di gestione adottate per la produzione di tartufo. Ad oggi è allo stadio sperimentale in Italia ed in Francia.

Probabilmente la sua diffusione è una conseguenza al calo delle disponibilità naturali, dovute sia a cause umane, come disboscamenti e inquinamento, sia a cause climatiche, per l’aumento delle temperature.

 

dove trovare tartufi

 

Come trovare i tartufi

Ti stai chiedendo come cercare il tartufo? La caccia al tartufo richiede passione e tecnica. Essa non è praticabile da tutti, in quanto è richiesto il possesso di un tesserino speciale. Questo è ottenuto dai cercatori di tartufi dopo aver superato un esame, volto ad accertare la conoscenza delle specie e varietà dei tartufi, la modalità di raccolta, la legislazione statale e regionale.

Non solo, è necessaria la compagnia di un buon amico a quattro zampe, per capire come trovare il tartufo. Devi sapere che tutti i quadrupedi sono addestrabili per trovare tartufi. Ma, ovviamente, fattori come l’età e la razza, influenzano l’esito dell’addestramento.

 

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ricerca tartufi

 

Tradizionalmente la raccolta era compiuta dal maiale. L’inconvenienza di tale metodo risiede nella tendenza del maiale, ghiotto di tartufi, a ingerire il “tesoro trovato”. In più, è vietato dalla legge, poiché nella ricerca causa danni ambientali.

Ad oggi, in Italia si impiegano esclusivamente cani opportunamente addestrati, con un olfatto particolarmente sviluppato, necessario per cercare il tartufo. Le razze più indicate per questo scopo sono il Lagotto Romagnolo, il Bracco Tedesco e il Pointer.

Inoltre, interessante è il vanghetto, strumento che viene utilizzato per estrarre il tartufo. È importante che il tartufaio rimetta successivamente a posto il terreno rimosso, per permettere la formazione del tartufo successivo.

La raccolta dei tartufi è vietata durante le ore notturne, da un’ora dopo il tramonto ad un’ora prima dell’alba. In più, è vietata per tutte le specie di tartufo dal 1° maggio al 31 maggio e dal 1° settembre al 20 settembre.

 

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Flickr, Jordi Angrill

 

Cercare il tartufo in Italia

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L’autore

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Viviana Morolli
Ciao, sono Viviana! Studentessa di Scienze e Culture Enogastronomiche presso l'Università Roma Tre. Ho una grande passione per il cibo, il vino e i viaggi. Il mio intento è proseguire gli studi per approfondire l'enogastronomia e tutto ciò che la circonda.

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